Ha preso il via la ricognizione delle strutture convegnistiche della Sardegna da parte dell’assessorato al Turismo in collaborazione con l’agenzia Bic Sardegna, nell’ambito del programma ‘Por Fesr’ per mappare e, successivamente, a mettere a sistema l’offerta sarda del settore.
Tutte le aziende della filiera congressuale saranno invitate a compilare un questionario online accedendo all’area operatori del sito SardegnaTurismo in modo da consentire l’inserimento delle strutture in tutte le attività promozionali della Regione, specie nelle principali fiere turistiche internazionali di settore, anche grazie a una pubblicazione.
In Italia la ‘meeting industry’ genera circa 23 miliardi di euro l’anno (3,5% del mercato) e vale un quarto di tutto il sistema turistico nazionale. Seppure, secondo i dati World Travel&Tourism Council, il Paese sia meta turistica per viaggi di piacere e la quota di quelli per lavoro corrisponda a quasi un quinto del totale.
“La Sardegna offre condizioni ideali per soddisfare le richieste di organizzazione di meeting ed eventi – dice Francesco Morandi, assessore al Turismo – l’ambizione è migliorare la qualità dell’offerta e l’efficienza dei servizi proposti al fine di essere competitivi, specie sui mercati esteri, in un segmento fondamentale. Il turismo congressuale è una realtà forte, anche se non del tutto espressa, con valori e potenzialità coerenti col piano strategico regionale, principalmente per la propria capacità di destagionalizzare”.