Un tavolo per discutere con le parti interessate al problema dei collegamenti via mare con la Sardegna. È quanto ha promesso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con “una scadenza temporale a breve termine per l'individuazione di una soluzione concordata".
Inoltre, il ministro Maurizio Lupi sarà in Sardegna per un vertice con Ugo Cappellacci, presidente della Regione.
“La decisione di aprire il tavolo – spiega il ministero, è stata assunta dopo aver preso atto della richiesta degli autotrasportatori di ripristinare le condizioni tariffarie al livello di maggio 2013, congelando gli aumenti del’1 giugno, e di revisione della convenzione tra il Governo e la società Tirrenia".
La Regione Sardegna chiede il congelamento degli aumenti e la revisione dei prezzi da parte della Tirrenia. “L'obiettivo – spiega Ugo Cappellacci – resta il passaggio delle funzioni alla Regione, che subentrerebbe così anche nelle convenzioni, e delle relative risorse. Noi stiamo difendendo i nostri diritti anche nei confronti delle altre compagnie di navigazione dinanzi all'antitrust. Per questo non possiamo accettare soluzioni che, al di là di un effetto temporaneo non cambiano il quadro e rischiano di lasciare la nostra isola in balia dell'arbitrio e dei soprusi degli armatori".
Tirrenia, dal canto suo ribadisce che le politiche tariffarie praticate per i collegamenti da e per la Sardegna sono conformi al regime convenzionale in essere, costantemente vigilato dalle competenti autorità. “Nel contempo – sottolinea una nota della Tirrenia – la compagnia ha rinnovato la propria piena disponibilità a collaborare affinché gli approfondimenti in corso vengano svolti sulla base di elementi informativi completi ed affidabili”.
"Il nostro ottimismo è legato al fatto che sono stati garantiti procedure e tempi certi per la soluzione dei problemi. Siamo andati subito al sodo mettendo sul tavolo i 2 argomenti chiave: aumenti e convenzione – commenta Maurizio Longo, segretario nazionale di Trasportounito – Ci è sembrato opportuno sospendere tutte le iniziative di protesta. Ma è chiaro che se non dovessimo avere risposte nei tempi stabiliti non tarderemo a farci risentire”.