Si è aperta la sfida tra Ita Airways e Volotea sui cieli della Sardegna. Dopo che la low cost spagnola aveva confermato di voler operare per i mesi estivi il solo collegamento tra Cagliari e Roma Fiumicino attraverso il bando ‘ponte’ in scadenza il 14 maggio prossimo, la nuova compagnia aerea nata dalla ceneri di Alitalia aveva rilanciato manifestando l’interesse ad assumere gli oneri di servizio pubblico, per almeno 12 mesi, senza usufruire di diritti esclusivi e senza ricevere una compensazione finanziaria.
Una proposta che, secondo la normativa, sarebbe stata prevalente rispetto all’offerta di Volotea, che oggi però rilancia ancora, impegnandosi a operare per 12 mesi sulle rotte del capoluogo sardo e da Olbia per Roma Fiumicino e Milano Linate. Se non ci saranno altri concorrenti e se le offerte verranno dichiarate adeguate ai criteri fissati dal decreto, i due vettori si potrebbero così ‘spartire’ i collegamenti tra i tre scali sardi e i due hub della Penisola: Ita volerebbe su Alghero, Cagliari e Olbia, mentre Volotea solo su Cagliari e Olbia, sino al 14 maggio 2023. Ma dovranno anche mettersi d’accordo sugli slot, sulle frequenze e orari con una soluzione tutt’altro che scontata per due aziende concorrenti.
“Il vettore – dice Volotea in una nota – che punta a rinsaldare la sua presenza a livello locale, riconferma l’importanza del mercato sardo nel suo network: operativa in Sardegna sin dal suo esordio, nel 2019 ha aperto la sua base di Cagliari a cui è seguita, nel giugno 2021, quella di Olbia. Presso queste due basi, Volotea ha creato lavoro per oltre 120 dipendenti”.
“Le disponibilità, prima di Ita e poi di Volotea, di volare sugli scali sardi potrebbero sembrare delle buone notizie ma, purtroppo, vi sono alcuni aspetti che dovrebbero far riflettere. Infatti, malgrado le offerte, le manifestazioni di interesse di questo o quel vettore, ad oggi nessuno può prenotare un volo da e per Roma e Milano dopo il 14 maggio”. Lo sottolinea il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu. “Così come, considerato che vi è più di una offerta che supererebbe il bando che la Regione avrebbe dovuto assegnare ad ottobre 2022, i sardi potrebbero perdere il diritto ad avere una continuità territoriale aerea conquistata con grande fatica poiché, giorno dopo giorno si sta prefigurando una totale liberalizzazione – aggiunge – Poi nessuno, con questo sistema di vero e proprio ‘libero mercato’, è in grado di sapere quali tariffe verranno applicate a chi non rientra nell’alveo delle agevolazioni da residente in Sardegna E infine – chiude il sindacalista -sarà possibile che le compagnie possano sopportare gli oneri di servizio pubblico rinunciando ai contributi anche nei mesi di morbida ovvero quando il coefficiente di carico degli aeromobili è bassissimo?”.
“Abbiamo sempre sostenuto che la vera contraddizione per il mercato aereo sardo è che c’è lo spazio per poter volare con più di un vettore. Non siamo amanti del regime di monopolio sulle rotte ma allo stesso tempo bisogna garantire i diritti acquisiti fino ad oggi e quindi le condizioni di volo – dice William Zonca segretario generale Uiltrasporti dell’Isola – ora, però, alle dichiarazioni a mezzo stampa devono seguire i fatti. Sin d’ora, però, ci diciamo contrari ad un eventuale sorteggio ma l’assegnazione deve essere fatta sull’utilità del servizio anche con duplicazione degli slot, se possibile”.
Nel frattempo Michele Palenzona, segretario regionale della Fit Cisl Sardegna sostiene che sia “urgente l’assegnazione dei voli in continuità, per dare il via alla vendita dei biglietti perché i ritardi potrebbero compromettere la stagione turistica. In questo periodo i tour operator preparano i pacchetti per l’estate e allo stato attuale per la Sardegna, da due tra i più importanti scali italiani, non è possibile prenotare voli per la stagione estiva. Ci auguriamo che al più presto la Regione decida l’assegnazione e dia l’ok per la vendita dei biglietti”.