Il contraccolpo della guerra in Ucraina si sentirò anche sul turismo in Sardegna. Il mercato russo vale 40 milioni di euro solo per l’ospitalità alberghiera, più altri 40 di indotto tra ristoranti, ormeggi, cene, regali e fiori.
“Troppo presto per disperarsi ma anche troppo presto per dire che non succederà niente – spiega all’ANSA il presidente regionale di Federalberghi Paolo Manca – La preoccupazione è comunque reale: il turismo sardo pagherà sicuramente, non si sa in che misura ma pagherà. Inevitabile immaginare che le presenze diminuiranno. E che chi verrà tenderà magari a mantenere un profilo, anche per le spese, più basso del solito”.
Nel mercato turistico isolano, la Russia vale l’1,5% in termini di presenze, circa 220mila a stagione.
“Ed è chiaro che si tratta di turisti che spendono moltissimo – sottolinea Manca – Dobbiamo iniziare a ragionare sul fatto che ci sarà un ridimensionamento nelle misura di diversi milioni. Prematuro quantificare ora – ribadisce – ma anche se da qui in poi tutto dovesse procedere per il meglio, qualche conseguenza inevitabilmente ci sarà”.