giovedì, 25 Aprile 2024

Regione punta a creare rete porti nel mediterraneo

E-Port punta diventare appuntamento con cadenza fissa annuale

La Sardegna punta a rilanciare i suoi 78 porti turistici attraverso una rete che guarda all'Italia e ai Paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Il progetto è stato rilanciato a Olbia in occasione della 1^ giornata di E-Port, il Forum mediterraneo sui porti turistici.
“I nostri scali – ha spiegato Luigi Crisponi, assessore regionale al Turismo – si trovano in una fase di maturazione e sviluppo. Per accompagnare questo processo stiamo lavorando con Liguria e Toscana per sfruttare al meglio le nostre potenzialità sviluppando un nuovo modello di organizzazione e accessibilità delle strutture”.
Il Forum vuole diventare un appuntamento fisso con cadenza pluriennale.
“Uno studio da noi condotto dimostra – ha sottolineato Antonio Appeddu, dg della Provincia – come il moltiplicare occupazionale del settore nautica sia di 1 a 9, cioè un posto nella nautica determina otto posti di lavoro all'esterno, per questo è un settore che ha tutta la nostra attenzione”. “Studi internazionali – ha aggiunto Fedele Sanciu, presidente dell'amministrazione provinciale – dimostrano come il 75% dei maxi yacht transitino nel Mediterraneo, per questo dobbiamo creare una rete ed essere in grado di intercettare questo flusso turistico. La Sardegna – ha ricordato Sanciu – si colloca al 2° posto in Italia, dopo la Sicilia, per strutture portuali ed è seconda, dietro la Liguria, anche per il numero di posti barca: la Gallura – ha precisato – è prima nell'Isola in entrambe le classifiche, per questo i nostri operatori devono fare sistema e i porti devono diventare dei luoghi d'accoglienza dove è possibile vendere i prodotti del territorio e accompagnare i turisti a scoprire le nostre bellezze”.

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