giovedì, 19 Dicembre 2024

Gli aeroporti di Palermo e Catania tra restyling e privatizzazione

Via libera ai voli diretti dalla Sicilia per la Cina. L’annuncio è arrivato nel corso del convegno MedCom Forum Trasporti 2020 che si è svolto allo Steri di Palermo da parte di Mary Rose Garbutt, direttore dell’Ufficio Divisione 5 Affari Comunitari e Internazionali della Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto aereo del Ministero dei Trasporti. “A gennaio abbiamo concluso con le autorità cinesi la rinegoziazione dell’accordo del 2015 sui voli diretti per la Cina. Prima si poteva volare solo da Milano e Roma, oggi abbiamo liberalizzato le mete, incluso gli aeroporti siciliani, e firmato un accordo per 168 voli diretti. Ora sta a voi concludere gli accordi cone le compagnie cinesi”, ha concluso Garbutt rivolgendosi ai vertici dei due principali aeroporti siciliani, Palermo e Catania, i cui progetti per il futuro prossimo sono stati al centro della sessione del Forum di ieri pomeriggio. E dunque, quindi, da una parte spazio al piano di restyling di Punta Raisi dall’altro alla privatizzazione dello scalo etneo.

Tra le novità annunciate dall’amministratore delegato di Gesap, Giovanni Scalia, la creazione di un ponte pedonale che collegherà il terminal dell’aeroporto di Palermo Falcone Borsellino con un parco a mare che nascerà lungo la costa di fronte lo scalo. “Per il progetto del ponte pedonale presto lanceremo un bando internazionale – ha detto Scalia – Vogliamo che sia un segno distintivo dell’aeroporto e della città”. Inoltre, nei prossimi anni, l’aeroporto palermitano diventerà più grande, si estenderà anche nell’area attualmente occupata dai parcheggi, e offrirà un totale di 17 ristoranti oltre che un albergo e un ristorante fuori dal terminal. La riqualificazione globale del terminal verrà illustrata ai presidenti e agli ad degli aeroporti europei che si riuniranno proprio a Palermo a maggio.

Sul fronte catanese, Fontanarossa risulta essere particolarmente interessante per i big stranieri  del settore: da Fraport ad Ardian, da Airport de Paris aFerrovial, ma anche gli italiani Benetton, F2i e il gruppo Save. Ma la prima fase, ancora all’inizio, è quella della nomina degli advisor, che stand a sentire Nico Torrisi, ad di Sac, saranno tre: uno legale, uno finanziario e uno che dovrà stilare il piano industriale.

“Abbiamo grandi progetti e siamo in salute – ha aggiunto Torrisi – adesso dobbiamo puntare sui servizi per passeggeri e compagnie ampliando il terminal. Lavoriamo sulla rete aeroportuale tra Catania e Comiso, resta fondamentale migliorare la viabilità tra le due città con la realizzazione dell’asse Catania-Ragusa”.

Per Amanda Jane Succi, presidente CerpMed, “la regione Mediterranea è un luogo naturalmente predisposto a rappresentare un’area centrale nell’economia del pianeta. Da qui passano enormi flussi di merci e di persone. È necessario stimolare un confronto per individuare e superare quelle criticità che ostacolano l’incremento economico dell’Italia e in particolare del Sud Italia nello scenario odierno”.

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