Anche nell'aeroporto di Punta Raisi, come da alcuni anni nel resto d'Europa, sarà possibile rifornire gli aeromobili anche durante le fasi di imbarco e sbarco dei passeggeri o con i passeggeri già a bordo, senza la necessità di un presidio sottobordo dei mezzi dei vigili del fuoco. Lo scalo di Palermo ha infatti ottenuto dall'Enac la certificazione della nuova procedura riducendo sensibilmente i tempi di turn around, senza la necessità del presidio dei vigili del fuoco, riducendo quindi anche i costi dell'operazione.
"Le compagnie aeree, soprattutto quelle low cost, hanno la necessità di ridurre i tempi di permanenza a terra, in media di 20 minuti – dice Carmelo Scelta, direttore generale e accountable manager di Gesap – entro i quali devono svolgersi numerose e complesse attività di ground handling, dallo sbarco dei passeggeri, a quello dei bagagli dalle stive, ai controlli di routine alla macchina, per poi procedere all'imbarco dei passeggeri, ai bagagli nelle stive. Da oggi, il rifornimento carburante non solo non rallenterà più le operazioni a terra ma, soprattutto, – aggiunge – non costringerà i vettori a dover pagare il sovraprezzo, unico in Europa, per il presidio dei vigili del fuoco".
Per il presidente di Gesap, Giuseppe Modica, "prima di oggi, effettuare il rifornimento costituiva un rallentamento di tutte le operazioni e, nel caso di Palermo, questo rendeva anche meno facile l'apertura di alcuni collegamenti point to point con l'Europa per la necessità del rifornimento carburante che comportava tuttavia un allungamento dei tempi di turn around ed un rincaro dei costi. Oggi – conclude Modica – si aprono nuove opportunità, anche in termini di sviluppo commerciale dell'aeroporto".