Aeroporto Palermo, 9 aprile secondo giorno di sciopero Gesap
14 Marzo 2025, 11:20
Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, UilTrasporti e Ugl Trasporto aereo hanno proclamato per il personale Gesap, società che gestisce l’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino di Palermo, una nuova azione di sciopero, questa volta di 8 ore, che si terrà il prossimo 9 aprile. Questo sciopero segue la precedente protesta di 4 ore del 28 febbraio scorso.
Per i sindacati di categoria la decisione “è frutto della persistente delegittimazione del tavolo sindacale da parte di Gesap, che ha sistematicamente evitato il confronto e ignorato ogni tentativo di instaurare corrette relazioni industriali”. Le organizzazioni sindacali hanno fatto appello al sindaco Roberto Lagalla perché intervenga convocando un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte per risolvere la situazione in modo condiviso.
Intanto, la protesta continua. A fermarsi mercoledì 9 aprile dalle 10,30 alle 18,30 sarà tutto il personale di Gesap spa. “Pur comprendendo il momento di estrema difficoltà – dicono i rappresentanti sindacali Fabio Lo Monaco, Concetta Arduino, Katia Di Cristina e Domenico De Cosimo – siamo costretti a procedere con l’azione di sciopero a causa dell’irresponsabilità dell’azienda, che continua a non dare risposte né rassicurazioni credibili anche in Prefettura, continuando a spostare in avanti temporalmente ogni ipotesi di confronto in attesa di una decisione del CdA, che continua a non calendarizzare i temi oggetto della vertenza”.
A questa situazione – rilevano i sindacati – si aggiungono “la mancata attuazione del Piano strategico di riqualificazione e gestione delle efficienze e del Piano di formazione e riqualificazione professionale; il mancato rispetto del Ccnl e del Codice Civile riguardo al corretto inquadramento del personale, che ha causato un aumento dei contenziosi legali; l’adozione unilaterale di disposizioni e procedure che modificano l’organizzazione del lavoro senza consultare le organizzazioni sindacali, oltre a provvedimenti retrodatati che assegnano funzioni e ruoli con effetti economici favorevoli a pochi eletti”.