lunedì, 23 Dicembre 2024

Assaeroporti diffida dal diffondere notizie false e Gesap avvia azioni legali

Inizialmente attribuita ad Assaeroporti, l’inserzione apparsa sulle pagine del Giornale di Sicilia di ieri riguardanti gli aeroporti di Palermo e Trapani, è stata prontamente smentita dall’Associazione che rappresenta 33 società di gestione aeroportuale per 43 aeroporti. L’avviso a pagamento infatti è stato firmato dal comitato “#sevolovoto”. Il logo di Assaeroporti compare nella tabella che apre la pagina e che riporta i dati del traffico passeggeri negli aeroporti di Palermo e di Trapani.

“Assaeroporti – spiega l’associazione in una nota – non ha mai richiesto la pubblicazione di un avviso a pagamento in merito alla questione dell’aeroporto di Trapani. I vertici dell’Associazione – aggiunge la nota – precisano che mai Assaeroporti avrebbe potuto inserirsi su una tematica che riguarda due società associate e che coinvolge questioni più ampie relative alla politica del trasporto aereo in Sicilia, oggetto di particolare attenzione da parte delle massime istituzioni regionali. Assaeroporti, riservandosi ogni più ampia azione a tutela delle proprie ragioni, diffida pertanto chiunque dal diffondere notizie false e come tali palesemente inattendibili, posto che in nessuna occasione i vertici dell’Associazione si sono permessi di rilasciare dichiarazioni come quelle erroneamente attribuite o comunque di interferire su tematiche così specifiche che meritano assoluto rispetto e autonomia”.

Contestuale e immediata la reazione di Gesap nei confronti di chi ha pubblicato l’inserzione pubblicitaria apparsa sul Giornale di Sicilia. Il presidente della Gesap, Tullio Giuffré, ha dato “mandato a un proprio legale per la verifica dell’entità del risarcimento del danno subito all’immagine dell’azienda e a tutela della medesima, riservandosi di valutare le azioni da intraprendere davanti alle competenti autorità giudiziarie”.

“In mancanza di immediata rettifica – ha sottolineato il presidente di Gesap – con le stesse modalità di evidenza mediatica, a cura e spese degli stessi inserzionisti, si agirà anche in sede penale”. La Gesap inoltre vigilerà su eventuali altre dichiarazioni inappropriate, false e diffamatorie, sulle testate giornalistiche come sui social, sull’attività produttiva e sulle scelte commerciali della società da chiunque altro soggetto sia esso privato o pubblico, riservandosi azioni risarcitorie.

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