Nuove nubi sull'operatività dell'aeroporto di Trapani. A seguito della guerra in Mali e della disponibilità logistica fornita dallo Stato Italiano in appoggio alle truppe francesi, molti operatori turistici della provincia di Trapani temono un eventuale stop ai voli civili, come fu per la guerra in Libia del 2011, e per le conseguenti, pesanti, ricadute in termini lavorativi ed occupazionali.
Il Movimento 5 Stelle, con un interrogazione scritta da Luca Sciacchitano, Rosalba Sardina e Sergio Troisi e sostenuta da tutto il gruppo parlamentare, hanno chiesto conto al governo regionale Siciliano dell'atteggiamento che intende tenere relativamente alla spinosa questione della sovrapposizione dei due aeroporti, l'uno militare e l'altro civile, e delle ricadute economiche che tale sovrapposizione comporta per il territorio.
L'interrogazione, dal titolo "Aeroporto di trapani – disservizi dovuti alle attività militari", fa leva sulle prerogative che lo Statuto regionale concede al presidente in materia di turismo e vigilanza alberghiera, nonché in materia di regolamentazione dei servizi nazionali di trasporti terrestri, marittimi ed aerei. A Crocetta si chiede se intenda interessarsi presso il Governo Nazionale per agevolare la consegna dei 10 milioni di euro promessi alla provincia di Trapani in occasione della chiusura dello scalo per la guerra in Libia; se intenda tutelare l'economia turistica della provincia di Trapani ed in che modo, soprattutto in riferimento alle future operazioni militari che dovessero interessare l'aeroporto di Trapani.