Le richieste di Gesap e Airgest a Bellanova: dal Recovery Fund all’addizionale comunale


Tour negli aeroporti di Palermo e Trapani per la viceministra delle Infrastrutture, Teresa Bellanova. In visita all’aeroporto internazionale del capoluogo siciliano, ha incontrato l’amministratore delegato di Gesap Giovanni Scalia e il direttore generale Natale Chieppa.
Dopo una breve presentazione dei progressi e degli investimenti, finanziati con fondi della società che, dal 2013, hanno visto crescere l’aeroporto fino ad arrivare a sette milioni di passeggeri nel 2019 e sei milioni di utile, Scalia ha sottoposto alla viceministra tre importanti questioni. Innanzitutto le risorse per i progetti, già cantierabili, per circa 60 milioni, che l’aeroporto ha inserito nella lista delle opere finanziabili con i fondi del Recovery Fund. Quindi Scalia ha portato in evidenza ciò che richiede da tempo Assaeroporti, e cioè l’accesso al fondo, già istituito, di 500 milioni per la compensazione dei danni subiti a causa del Covid-19 dai gestori aeroportuali (nel limite di 450 milioni di euro) e dai prestatori di servizi di assistenza a terra (nel limite di 50 milioni di euro). Sul fronte delle infrastrutture, l’ad ha chiesto un’accelerazione sulla costruzione del doppio binario della linea ferroviaria che collega Palermo con l’aeroporto, tra i pochi scali in Italia con una stazione di treni all’interno dell’aerostazione, e l’incremento delle frequenze e la diminuzione dei tempi di percorrenza degli attuali collegamenti con Palermo e la provincia, a cominciare da Cefalù. La viceministra ha dato piena disponibilità ad affrontare gli argomenti trattati durante l’incontro sulla base degli approfondimenti che l’amministratore delegato le farà avere nei prossimi giorni.

A Birgi, invece, il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, anche nella veste di rappresentante di Aira, ha illustrato al viceministro le esigenze dei piccoli aeroporti. Nello specifico: l’eliminazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco agli aeroporti al di sotto del milione di passeggeri, della luxury tax, una sburocratizzazione degli enti e una maggiore intesa con l’ente di regolazione. “Se vogliamo far ripartire in tempi rapidi il turismo, dopo i danni causati dal Covid 19 e dalla pandemia mondiale – ha detto Ombra – e vogliamo alimentare un volano importante dell’economia, come i trasporti e soprattutto gli aeroporti regionali, queste sono le condizioni minime essenziali per poter far decollare il trasporto aereo. Per questo chiediamo al governo di intervenire tempestivamente”.

Resta sempre aggiornato sul mondo del turismo!
Registrati gratuitamente e scegli le newsletter che preferisci: ultime news, segnalazioni degli utenti, notizie locali e trend di turismo. Personalizza la tua informazione, direttamente via email.
Iscriviti ora
seguici sui social