Il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, ringrazia il presidente della Regione Siciliana e l’assessore all’Economia per il sostegno al Vincenzo Florio. “Siamo consapevoli che la Regione Siciliana è il vento sotto le ali del Vincenzo Florio”. È il commento del vertice della società di gestione dello scalo trapanese alla notizia della decisa difesa del governo regionale del finanziamento destinato, in finanziaria, all’aeroporto di Trapani Birgi, sotto la lente di osservazione del Mef.
“Sono testimone dal primo istante di quanto il governo regionale del presidente Renato Schifani sia fortemente vicino alle dinamiche dello scalo, nell’esclusivo interesse del territorio e della sua cittadinanza – sottolinea Ombra – e le parole dell’assessore all’economia Marco Falcone, confermano la volontà di investire anche in futuro per il consolidamento dell’aeroporto, oggi finalmente in utile di bilancio, a vantaggio di quanti da sempre guardano allo stesso come strumento di mobilità e sostentamento. Per questo desideriamo ringraziarli pubblicamente”.
A proposito della trattativa col ministero dell’Economia e Finanze, l’assessore Marco Falcone aveva dichiarato: “Tra le norme di spesa dello scorso ‘Collegato’, attualmente al vaglio del Mef, figura anche quella che aveva destinato 4,2 milioni per l’aumento di capitale di Airgest. A Roma abbiamo già avviato la trattativa con viale XX Settembre, al fine di chiarire la natura dello stanziamento della Regione e confermarlo. Non siamo infatti nel campo degli aiuti di Stato o del ripiano di perdite. La norma su Birgi, da noi messa a punto e votata dall’Ars, definisce invece un investimento della Regione su Airgest con l’obiettivo di adeguare e rafforzare la società, ben guidata dal presidente Salvatore Ombra, rispetto all’aumento dei passeggeri registrato nel 2023. L’aeroporto di Trapani – ha proseguito Falcone – ha superato l’anno scorso la cifra di ben 1,3 milioni di passeggeri. Ai sensi delle leggi di settore occorre, quindi, aumentare il capitale sociale di Airgest, irrobustendola e adeguandola al mercato. Non si tratta di un soccorso di ‘mamma Regione’, ma di una iniezione di fondi prevista dalla legge per supportare una realtà virtuosa e in crescita, nell’interesse dell’economia e di tutto il trapanese”.