venerdì, 22 Novembre 2024

Scalo Comiso, deputato si incatena e stasera fiaccolata

Per aprirlo manca solo firma per la cessione del suolo dallo Stato alla Regione e quindi al Comune

Continua a tenere banco la vicenda dell'aeroporto di Comiso. Stamattina, come promesso, il deputato regionale Pd ed ex sindaco di Comiso Giuseppe Di Giacomo si è incatenato a una struttura metallica sotto la pensilina all'ingresso per protestare contro le lungaggini burocratiche che da mesi impediscono l'entrata in funzione del nuovo scalo i cui lavori sono stati già completati. Mancherebbe la firma dell'intesa per la cessione del suolo dallo Stato alla Regione e quindi al Comune. Numerose riunioni infatti svoltesi a Roma sono puntualmente sfociate nel rinvio di quello che unanimemente viene considerato un semplice adempimento tecnico dovuto su cui nessuno pone osservazioni. Nelle prossime ore è previsto l'arrivo a Comiso del segretario regionale del Pd Lupo e del parlamentare Lumia. Hanno annunciato la propria presenza anche i sindaci di Vittoria, Nicosia (Pd), di Modica Buscema (Pd), e di Scicli Venticinque (Pdl). E questa sera dinanzi all'aeroporto si terrà una fiaccolata alla quale è prevista la partecipazione di migliaia di persone.

Solidarietà è stata espressa anche dall'assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi. "La Sicilia – ha detto l'assessore – ha bisogno di infrastrutture moderne e al passo coi tempi, che consentano alle imprese di potere competere nel mercato globale. Il caso dell'aeroporto di Comiso è emblematico: una struttura realizzata, operativa, pronta ad accogliere aerei, turisti, merci e che consentirebbe un migliore trasporto anche per le imprese bloccata per una mera questione tecnica di fatto impedisce l'apertura dell'aeroporto da molti mesi. Condivido la protesta con cui Di Giacomo vuole denunciare la mala burocrazia e quella politica viziata che in forza di passaggi formali ostacola lo sviluppo e con questi metodi ha lasciato che la Sicilia fosse abbandonata a se stessa, lontana anni luce, dal punto di vista infrastrutturale, dal resto d'Europa ma anche da certe regioni del Nord Est d'Italia".

 

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