“A Palermo non c’è un’invasione di B&B che giustifichi uno stop agli affitti delle case vacanze”. Lo dice l’assessore comunale al Turismo Alessandro Anello che aggiunge: “si tratta di investimenti legittimi su un comparto importante per l’economia della città che va semmai regolamentato. In questa direzione, tra le altre cose, nelle prossime ore invieremo una comunicazione a tutti i gestori delle strutture ricettive extralberghiere con le istruzioni operative sull’obbligo di affissione delle targhe identificative ai sensi del decreto legge 145/2023. Da questo momento in poi i proprietari dovranno adeguarsi e dismettere anche le key box, perché entro fine mese scatteranno i controlli mentre chi non ha il cin è già fuorilegge”.
Intanto però dopo la protesta della banda di Robin Hood (vedi news), facciamo un po’ di conti: il 30% degli appartamenti in locazione a Palermo rientra nei cosiddetti affitti brevi, per un giro d’affari da 51 milioni di euro l’anno, secondo quanto scrive Repubblica Palermo.
In base a un’analisi dell’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle entrate, gli affitti brevi sul portale Airbnb nel 2023 erano 5.666, mentre gli appartamenti in affitto tradizionale di lungo o medio periodo 12.721. Un dato che dimostra come il 30% delle locazioni siano ormai entrate nel mercato turistico. I numeri dimostrano anche come affittare un appartamento per pochi giorni ai turisti sia molto più conveniente di stipulare un contratto con una famiglia, degli studenti o con una coppia di giovani. In media il proprietario guadagna poco meno di 9mila euro l’anno contro i 5.565 di un contratto ordinario di lungo periodo. Per l’economia della città si tratta di una torta 50,8 milioni di euro, frutto di un costo medio a notte di 112 euro e una media di occupazione di 80 giorni l’anno.
Se Palermo non è paragonabile a Firenze e Venezia, dove il ricavo medio è rispettivamente 23mila e 26mila euro ad appartamento, l’indicatore di intensità del mercato delle locazioni del capoluogo siciliano calcolato dall’Agenzia delle entrate è comunque superiore a quello di Roma e Napoli. Che la città stia vivendo un boom di locazioni brevi lo dimostrano i numeri: nell’ultimo anno c’è stata una crescita del 25% con un numero di affitti brevi addirittura triplicati rispetto al 2021.