lunedì, 23 Dicembre 2024

L’Ibis Style di Acireale diventa hotel sanitario per almeno due mesi

Dopo il San Paolo Palace di Palermo anche l’Ibis styles di Acireale di Salvo Zappalà è pronto ad ospitare i malati di Covid-19. “In questo momento così delicato – scrive lo stesso Zappalò sulla sua pagina Facebook – non potevamo stare fermi a guardare! Rispondendo all’ordinanza regionale, abbiamo deciso di mettere a disposizione delle istituzioni l’ibis Styles Catania Acireale. In questo modo, daremo il nostro contributo alla situazione di emergenza e verremo incontro a coloro che hanno bisogno di un luogo dove poter trascorrere la quarantena”.

Secondo una delibera della Regione Sicilia, scrive Meridionews, la struttura metterà a disposizione 66 camere per i ricoveri meno gravi. Dentro ci finiranno anche i pazienti Covid che dagli ospedali verranno dichiarati ‘clinicamente guariti’, cioè senza sintomi come febbre, tosse, rinite e mal di gola. Quindi soggetti di fatto asintomatici ma che ‘possono risultare ancora positivi al test per la ricerca di SARS-CoV-2’.

Ogni stanza dell’albergo, come si legge nello schema di convenzione, ‘sarà destinata a uso singolo e dovrà essere provvista di finestra’. Dentro l’albergo potrà accedere soltanto il personale medico e i fornitori. Niente visite da parte dei parenti. Per ogni camera impegnata la tariffa giornaliera a carico dell’Asp è di 30 euro.

Uno dei punti indicati nei documenti prevede l’esonero della struttura alberghiera da “qualsiasi  responsabilità per eventuali contagi da Covid-19 che dovessero accadere all’interno”. L’utilizzo delle camere dovrà essere garantito per un periodo non inferiore a 60 giorni. Il costo dell’operazione ammonta a circa 118mila euro per almeno due mesi.

Intanto, l’Asp di Messina comunica che “è stata firmata una prima convenzione con un hotel in località Pistunina che metterà a disposizione 113 camere per ospitare sia i soggetti “paucisintomatici” che non necessitano di ricovero, che i soggetti dimessi dai Covid Hospital, che devono essere sottoposti ad un ulteriore periodo di osservazione medica ed epidemiologica. Le convenzioni con gli hotel servono a liberare posti letto per i malati in fase di acuzie negli ospedali dedicati.

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