Se non sarà opportunamente supportata, l’economia catanese subirà pesanti ripercussioni dalla pandemia di coronavirus. A confermarlo, secondo quanto riporta il quotidiano La Sicilia, le dichiarazioni del presidente di Confindustria Catania Antonello Biriaco («Siamo passati da una emergenza economica a un’economia di guerra), ma anche i risultati di un’indagine previsionale per valutare l’impatto economico del Covid19 sulle imprese del territorio fatta dall’Ufficio studi di Confindustria etnea. Che però è stata svolta prima del blocco massivo delle attività produttive deciso dal premier Conte e che quindi è per difetto.
A temere di più il futuro sono le imprese piccole e meno strutturate, che temono perdite di fatturato e occupazione molto più importanti rispetto alle medie e alle grandi dove le contrazioni previste risulta no modeste. In particolare, le attività turistiche prevedono perdite nei prossimi mesi tra l’80 e il 90% delle prenotazioni alberghiere anche per eventi, con un possibile calo di fatturato tra il 45 e il 50%. Anche per il turismo crocieristico in media ci si attende una contrazione del 5o% con una riduzione significativa dell’occupazione. Un’emergenza che colpisce duramente un comparto che negli ultimi anni ha raggiunto numeri record.