venerdì, 26 Aprile 2024

A Cefalù domenica 14 maggio assemblea delle Pro Loco siciliane

Sono 278, contano 15mila volontari e organizzano, in media, ogni anno 4.300 eventi (cui prendono parte 1,3 milioni di persone) e oltre 150 sagre (alle quali partecipano 250mila persone); si occupano principalmente di promozione e accoglienza turistica, di valorizzazione del patrimonio culturale immateriale e materiale, di tutela e valorizzazione dei prodotti tipici; sono attive anche sul fronte della tutela dell’ambiente (a partire ai protocolli siglati con il Parco dell’Etna e il Parco dei Nebrodi), della collaborazione con i Comuni e in prima linea in tema di solidarietà.

Questa, in sintesi, la fotografia delle Pro Loco siciliane aderenti all’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), che domenica 14 maggio celebrano la prima assemblea regionale in presenza, post Covid-19: l’appuntamento è a Cefalù, a partire dalle 9, al teatro comunale “Salvatore Cicero”. All’assemblea interverranno, fra gli altri, gli assessori regionali Nuccia Albano (Famiglia, Politiche Sociali e Lavoro), Elvira Amata (Turismo, Sport e Spettacolo) e Andrea Messina (Autonomie Locali) e il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gaetano Galvagno.

“Sarà un incontro all’insegna della collaborazione istituzionale. In una fase di pieno rilancio per il turismo italiano e siciliano le Pro Loco, come sempre, stanno facendo in pieno la propria parte contribuendo a far scoprire le meraviglie della nostra terra, anche al di là delle mete più note” sottolinea il presidente dell’Unpli e del comitato siciliano, Antonino La Spina.

Grazie all’attività svolta dal Comitato Sicilia dell’Unpli, è stato finanziato il progetto Typical Sicily; l’iniziativa coinvolge 43 Comuni e altrettante Pro Loco rientranti nel comprensorio di quattro ex Province (Catania, Enna, Caltanissetta e Agrigento) per una popolazione complessiva di circa 456mila persone e un finanziamento totale di poco meno di 800mila euro. Typical Sicily include anche un partenariato composto da soggetti pubblici e privati e punta ad offrire un viaggio attraverso il patrimonio materiale e immateriale della Sicilia, alla scoperta delle aree rurali delle 4 province.

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