martedì, 19 Novembre 2024

Agrigento sotto i rifiuti, Pendolino: chi paga danni a turismo?

Il Distretto Valle dei Templi non intende più stare a guardare e annuncia anche azioni legali

"Chi pagherà il pesante ed irrecuperabile danno di immagine alla filiera turistica procurato dalla spazzatura non raccolta che ha trasformato la città in una discarica?". Inizia così la lettera aperta che il presidente del distretto turistico Valle dei Templi, Gaetano Pendolino, ha inviato al prefetto Francesca Ferrandino, al sindaco di Agrigento Marco Zambuto ed al procuratore della Repubblica Renato Di Natale sulla gravissima situazione causata dalla mancata raccolta dei rifiuti.
"Ogni anno – scrive Pendolino – nel mese di settembre arrivano mediamente 74 mila turisti. Quest'anno gran parte di questi ha già ‘gustato ed apprezzato' l'indecoroso spettacolo che si accompagna alla Valle dei Templi con un'indescrivibile e nauseabondo odore. Cosa si pensa che questi andando via dalla Valle racconteranno? Si pensa che scriveranno della bellezza delle nostre risorse culturali o dell'inciviltà diffusa accompagnata dal silenzio assordante di autorità ad ogni livello?
La filiera turistica da anni opera con notevoli sacrifici, in assoluta assenza di interventi pubblici, per sostenere il brand del nostro territorio. Negli ultimi anni, grazie ad un lavoro di rete, gli operatori della filiera turistica hanno operato in sinergia per presentarsi al meglio sul mercato e ci sono anche riusciti ottenendo un incremento di presenze nonostante la pesante crisi economica. Lo straordinario e costoso lavoro della filiera oggi con questa situazione viene distrutto e per recuperare saranno necessari sforzi dieci volte più grandi di quanto fatto fino ad oggi.
Per quanto ci riguarda – conclude Pendolino – non siamo più disponibili a stare alla finestra guardando ed assistendo impassibili al verificarsi delle cose e pertanto alla prossima assemblea dei soci del Distretto, che effettueremo entro settembre, sarà messa all'ordine del giorno la richiesta di autorizzazione all'espletamento di tutte le procedure, comprese le eventuali azioni legali nei confronti dei responsabili a qualsiasi livello, per la difesa del decoro e dell'immagine dell'intera area distrettuale con contestuale, ove ciò sarà possibile, richiesta di risarcimento per il danno all'immagine con risorse che, se recuperate, saranno reinvestite in promozione per il territorio".

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