sabato, 20 Aprile 2024

Aica e Confindustria: turismo sotto osservazione

La prima riunione del 2013 si apre con un interrogativo: Crocetta vuole chiudere i distretti?

Prima riunione del 2013 del consiglio direttivo di Confindustria Sicilia Alberghi e Turismo, presieduto da Ornella Laneri. Ai lavori che si sono tenuti allo Sheraton Catania sono intervenuti anche il presidente di Aica, Giorgio Palmucci e il direttore Barbara Casillo con lo scopo di ascoltare le esigenze del territorio e di fare una valutazione complessiva sulla situazione politica sia a livello regionale che nazionale. All'inizio della riunione ha però fatto capolino, destando preoccupata curiosità, la paventata ipotesi, riportata da un quotidiano locale, della volontà del presidente Rosario Crocetta di chiudere, insieme alle province, anche i distretti turistici. Notizia non confermata e per la quale si attendono ulteriori rassicurazioni.
"Il problema del settore a tutti i livelli – ha evidenziato Palmucci –  riguarda tre aspetti prioritari: fiscalità, liberalizzazione e semplificazione delle procedure amministrative, e governance oltre che – ha aggiunto Palmucci – una corretta e omogenea classificazione delle strutture alberghiere in Italia". 
"Il mondo della politica siciliana – ha ribadito dal canto suo Laneri – sta vivendo un momento di trasformazione che, come mondo imprenditoriale, seguiamo con interesse e anche un po' di preoccupazione per tutti gli aspetti legati allo sviluppo e alla fiscalità, della cui pressione le nostre imprese soffrono terribilmente. Nonostante ciò, siamo consapevoli che la Sicilia ha una sua attrattività e per questo vogliamo valorizzare le sue punte di eccellenza, da Lampedusa all'enogastronomia, e tutte quelle nicchie di eccellenza, come ad esempio il turismo accessibile. Un segmento che non riguarda solo i portatori di handicap – ha chiarito – ma anche le famiglie con figli piccoli o le persone con tolleranze alimentari. L'idea alla base, infatti, è quella di riuscire ad accogliere chiunque. Ma prima di ogni cosa dobbiamo risolvere le criticità. In primis il sistema infrastrutturale che, attualmente, è ciò che più penalizza il nostro settore".

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