venerdì, 22 Novembre 2024

Assoturismo: da incendio scalo Catania danni al turismo

Le conseguenze dell’incendio all’aeroporto di Catania stanno creando gravi disagi per i viaggiatori e un danno d’immagine che rischia di pesare sull’attrattività dell’isola in un momento particolare legato ai flussi turistici: i passeggeri coinvolti nei disagi potrebbero essere circa 255mila, di cui almeno il 60% turisti. A stimarlo è Assoturismo Confesercenti.
I movimenti medi giornalieri dell’aeroporto di Catania sono 246 (decolli e atterraggi) e il numero di passeggeri del mese si attesta a circa 1,3 milioni, pari ad una media di circa 36mila passeggeri al giorno tra partenze e arrivi. Di fatto ad oggi molti sono stati annullati o fatti decollare/atterrare da altri aeroporti della Sicilia e della Calabria.
In 8 giorni, e in condizioni di normalità, l’aeroporto avrebbe dovuto movimentare tra partenze e arrivi almeno 291mila passeggeri e quindi, come anticipato, se effettivamente le difficoltà dovessero proseguire fino al 25 luglio i passeggeri coinvolti nei disagi potrebbero essere circa 255mila, di cui almeno il 60% turisti.

“Si tratta di un’emergenza che va affrontata con decisione in modo da offrire ai visitatori la migliore assistenza mentre la società di gestione dell’Aeroporto di Catania comunica che il Terminal A resterà al momento chiuso per consentire l’avvio delle operazioni di bonifica fino al 25 luglio – commenta Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti e di Confesercenti Sicilia – Sperando che si tratti dell’ultimo aggiornamento, prima della riapertura, intanto i viaggiatori lamentano la totale assenza di informazioni e scarse indicazioni sugli orari di partenza dei voli, con passeggeri che sostano a terra non avendo un posto dove sedersi in attesa del proprio aereo. Disservizi che, se confermati, risulterebbero molto gravi e potrebbero configurare non solo una violazione dei diritti dei passeggeri, ma anche una pubblicità negativa che rischia di oscurare tutti gli sforzi compiuti per la promozione turistica della Sicilia. In attesa di comprendere le cause dell’incendio e di individuare le responsabilità di quanto accaduto è indispensabile pertanto agire per garantire modelli di assistenza adeguati. Non è difficile, infatti, comprendere la pubblicità negativa che l’isola sta recuperando in un momento così particolare, al centro delle vacanze estive, per cui occorre fare il massimo sforzo per organizzare una comunicazione in tempo reale che non dia la sensazione all’utenza di sentirsi abbandonata a se stessa. In questo senso si valuta positivamente l’istituzione di una task force  presso l’assessorato regionale delle Infrastrutture e dei Trasporti, per gestire l’emergenza e coordinare i collegamenti straordinari dagli aeroporti di Palermo, Comiso e Trapani verso Catania. Tuttavia – conclude – questi sforzi organizzativi andrebbero accompagnati ad un piano d’emergenza anche per quanto riguarda l’aspetto della comunicazione in modo da informare in tempio reale come si evolve la situazione e dove decollano e atterrano i voli programmati per questi giorni”.

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