FARE, ricorso al Tar su nuova legge turismo


La Federazione nazionale FARE (Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera) sta per depositare ricorso al TAR Sicilia contro il Decreto Attuativo della nuova legge regionale sul turismo, che introduce vincoli e obblighi ritenuti “sproporzionati, contraddittori e potenzialmente devastanti per il comparto extralberghiero dell’isola”. 

“Non si tratta di un atto di ostilità o di principio – spiegano da FARE – ma di una scelta necessaria: il provvedimento è frutto di un percorso normativo che ha visto le associazioni di categoria convocate solo dopo l’adozione del testo, in fase di correzione, senza tuttavia affrontare né risolvere le criticità principali che oggi minacciano concretamente la tenuta di centinaia di strutture regolari, molte delle quali familiari o microimprese”. Secondo la Federazione, il decreto così come formulato rischia di “stravolgere l’equilibrio del turismo siciliano, colpendo l’ospitalità diffusa” e le realtà che ogni giorno contribuiscono alla vivacità economica e sociale del territorio. 

“Il nostro obiettivo – proseguono – è ottenere un confronto reale e costruttivo. Impugniamo questo decreto per senso di responsabilità verso un settore che rappresenta una fetta fondamentale del tessuto produttivo siciliano”.

La Federazione ribadisce la propria piena disponibilità a collaborare con l’Assessorato al Turismo per la stesura di “regole più chiare, sostenibili e condivise, che garantiscano legalità, qualità e varietà dell’offerta”, senza escludere nessuno e senza stravolgere l’identità dei territori: “Serve un quadro normativo equilibrato e sereno, che consenta agli operatori di lavorare nel rispetto delle regole, e ai turisti di poter scegliere – nel luogo amato – la struttura che meglio si adatta alle loro esigenze, di vita e di portafoglio”, conclude la nota.

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