mercoledì, 25 Dicembre 2024

Gdf, indagine su abusivismo alle Eolie. Il plauso di Federalberghi

“Apprendiamo con soddisfazione che anche nell’arcipelago eoliano le fiamme gialle stiano procedendo a verificare gli affitti in nero o abusivi ai turisti. Da anni denunciamo, in linea con quanto sollevato a livello regionale da URAS Federalberghi Sicilia e nazionale da Federalberghi, quella che rappresenta una vera e propria piaga per la ricettività alberghiera ed extralberghiera. Federalberghi, si è inoltre di recente attrezzata per poter fornire, alle autorità, l’elenco completo delle inserzioni pubblicate su Airbnb”. Ad affermarlo Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie e isole minori Sicilia, in merito all’indagine condotta dalla GdF nelle Eolie per accertare se i proprietari di immobili nel periodo estivo affittano in nero villette e camere ai turisti.

“Il fenomeno, in alcune zone di Italia e tra queste vi sono sicuramente le isole minori, assume connotati a dir poco inquietanti considerato che, molto spesso, le presenze ufficiali, vanno moltiplicate per 4-7 volte se si intendono stimare quelle reali. Da qui, le enormi difficoltà per le pubbliche amministrazioni locali di introitare quanto necessario per garantire i servizi essenziali e per spalmare in modo equo sui contribuenti tasse e tributi.

Riteniamo – ha concluso Del Bono – che al processo di repressione avviato dalla Guardia di Finanza e al quale non possiamo che plaudire, debba essere integrata da un’azione coordinata da parte delle altre forze dell’ordine presenti sul territorio: carabinieri, vigili urbani e capitaneria di porto. Queste azioni, andrebbero infine precedute e accompagnate da vere e proprie azioni di sensibilizzazione da parte delle pubbliche amministrazioni locali per una vera e propria strategia di emersione delle attività irregolari. Diversamente, le strutture alberghiere ed extralberghiere in regola continueranno ad essere pesantemente penalizzate, rischiando in alcuni casi addirittura la chiusura dell’attività”.

Secondo Saverio Panzica, ex dirigente regionale che ha coordinato il lavoro, “nella finanziaria nazionale del 2007 è stata eliminata la sanzione amministrativa per le strutture che non consegnano i dati all’Osservatorio e all’Istat, e questo ha disincentivato una raccolta che era puntuale, contribuendo alla creazione del nero”.

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