Il gettito dell’imposta di soggiorno non è una entrata tributaria di libera spesa, ma dotata di vincolo legislativo di destinazione per investimenti in materia di turismo. È partendo da questo presupposto che Sicindustria Ragusa, con spirito costruttivo, mette in evidenza alcune criticità emerse nella definizione del piano di utilizzo della tassa di soggiorno relativa al 2018 per il Comune di Ragusa.
Il turismo è diventato una delle voci attive dell’economia di questo territorio, così come dimostra il dato sull’incremento rilevato negli introiti dell’imposta di soggiorno, raddoppiata dal 2016 al 2017, anno in cui si sono registrate, a consuntivo, entrate per 1.100.000 euro. Somme che, così come prevede la legge devono essere destinate al comparto turistico.
A tal fine Sicindustria Ragusa ha chiesto di intervenire, con apposite previsioni, per agevolare l’aumento in termini di arrivi e di presenze turistiche sul territorio attraverso investimenti in:
attività di promozione turistica tramite l’aeroporto degli Iblei “Pio La Torre” come fatto nell’attuale bando di co-marketing pubblicato dalla Centrale unica di committenza del Comune di Comiso;
attività di promozione in “manifestazioni a forte valenza turistica” in logica di programmazione che possa caratterizzare l’intero territorio Ibleo e puntare alla destagionalizzazione.
Viceversa, interventi che hanno affinità turistiche ma che riguardano però spese amministrative e gestionali correnti, cioè di carattere ordinario e non legate a un progetto di incentivazione e incremento delle presenze turistiche, non possono essere sostenute dal gettito dell’imposta di soggiorno.