giovedì, 14 Novembre 2024

A rischio le prossime rappresentazioni al teatro di Siracusa

Allarme di Sos Siracusa che chiede proroga all’attuale soprintendente per finire organizzazione

Nubi sul futuro dell'Inda e di conseguenza sulle rappresentazioni al teatro greco di Siracusa, ancora oggi forte attrattore turistico per la città. "Nonostante le rassicurazioni sul fatto che il XLIX ciclo di Rappresentazioni Classiche si svolgerà regolarmente – sottolinea Sos$ Siracusa – aleggia lo spettro di un fallimento annunciato. La macchina organizzativa di un evento di tale portata non si limita alla scelta del cast e non si può (far) credere che in soli due mesi tutto possa funzionare. D'altra parte la carica dell'attuale consigliere delegato scade a marzo, così come il mandato dell'attuale ministro (Lorenzo Ornaghi) mentre il presidente dell'Inda (Roberto Visentin) che tra l'altro, quale sindaco della città, avrebbe dovuto tutelare il bene comune, ha deciso di dimettersi per candidarsi al parlamento. Si inneggia al turismo quale campo prioritario per lo sviluppo della città – continua – e si mette in pericolo la riuscita dell'unica manifestazione che garantisce (come sempre è successo negli ultimi anni) lavoro ed economia. Nel periodo delle rappresentazioni classiche Siracusa diventa la città più importante di tutta la Sicilia. Rottamare qualcosa dentro l'unica realtà che, di fatto, funziona a Siracusa, lascia di stucco: non si può non pensare che ci sia una manovra di quella brutta politica, di cui la città si deve liberare una volta per tutte. Come Sos Siracusa chiediamo che venga concessa una proroga all'attuale soprintendente Fernando Balestra dando a lui il compito di ultimare l'organizzazione della stagione che è alle porte, evitandone il fallimento. Riteniamo inoltre – conclude l'associazione – che, superate le rappresentazioni classiche 2013, si debba ridiscutere la nomina del nuovo soprintendente ma tenendo conto esclusivamente della terna dei candidati decisa dal cda, chiedendo al ministro di rispettare quanto previsto dallo stesso Statuto dell'Inda".

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