Oggi e domani, prima la Cattedrale di Monreale, e poi Palazzo Ciampoli di Taormina, saranno le cornici della tappa siciliana del ciclo di conferenze internazionali promosse dall’Unesco, aperte il 23 ottobre scorso a Napoli e che, per l’Italia, si concluderanno la prossima primavera, ancora una volta a Napoli.
Gli incontri mirano a lanciare concretamente il sistema dei distretti culturali europei, con particolare riferimento a quello della Magna Grecia. Gli interventi teorici saranno quindi incentrati sulla identità della cultura greca e latina, cui si chiede il riconoscimento Unesco quale bene immateriale dell’umanità.
La due giorni è stata quindi pensata come una conversazione sulle tracce del mondo ellenico e romano nella nostra cultura, società e nel nostro immenso patrimonio artistico.
Per questo l’iniziativa, affidata per l’organizzazione a Legambiente Sicilia, ha il patrocinio dell’assessorato regionale ai Beni Culturali e l’Identità Siciliana.
D’eccezione il parterre dei “conversatori”: il professore Giulio Maria Chiodi, filosofo di fama nazionale, il professor Giovanni Cordini (giurista), il magistrato Paolo Coppola, il critico e storico dell’arte Francesco Gallo Mazzeo, l’archeologo del CNR Massimo Cultraro, la prof. Caterina Resta, filosofa, e il mecenate Antonio Presti. Conduce i lavori l’assessore ai Beni Culturali, Aurora Notarianni.
Il convegno è rivolto soprattutto a stakeholder di settore e operatori dei beni culturali, privati, giornalisti, rappresentanti del mondo accademico e dell’associazionismo.
Si comincia oggi, sabato 28 mattina al Salone Arcivescovile di Monreale alle 9.30. Subito dopo l’incontro, i partecipanti potranno godere di guide d’eccezione per visitare il Museo Arcivescovile, la Cattedrale e il Chiostro, che illustreranno anche gli interventi di recupero e restauro in corso e da effettuare.
Domenica mattina il convegno si sposterà a Taormina, a Palazzo Ciampoli alle 10, recentemente restituito ad una più larga fruizione grazie all’accordo col Comune, dove per l’occasione sarà inaugurata la mostra “Mirabilia Maris”. Nel contesto del già prezioso palazzo quattrocentesco sarà quindi possibile ammirare i reperti provenienti dal tesoro recuperato nei fondali del nostro mare.