giovedì, 25 Aprile 2024

Da Ue 8 mln per il polo museale di Palermo

Rientrano tra i 681 milioni di fondi del Poin. I cantieri inizieranno in estate

Pronti 681 milioni per finanziare venti progetti di valorizzazione del patrimonio culturale velocemente cantierabili. Lo ha comunicato mercoledì scorso il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca che ha spiegato come l'Italia, grazie alla revisione del Poin "Attrattori culturali, naturali e turismo" sia riuscita a recuperare parte delle risorse stanziate dall'Unione Europea.
Gli interventi di restauro, che dovranno essere avviati entro la prossima estate e completati entro ottobre 2015, si concentrano per intero al Sud.
Alla Regione Siciliana vanno 8 milioni per una serie di interventi nel Polo museale di eccellenza di Palermo, Museo archeologico regionale A. Salinas, Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Oratorio dei Bianchi, Palazzo Mirto, Riso Museo d'arte moderna e contemporanea e Reale Albergo dei Poveri.
La parte del leone la fa invece Pompei che si è aggiudicata 150 milioni per coprire le spese per i lavori di restauro del sito archeologico. Tra i nuovi progetti, ad aggiudicarsi la fetta di finanziamento maggiore, pari a 21 milioni di euro, è la Calabria con il Polo museale di eccellenza di Sibari e al secondo posto, con 20 milioni di euro, il recupero della Reggia di Caserta.
Le risorse sono state ridotte rispetto a quelle inizialmente previste. Dal momento che lo scorso dicembre il programma per la valorizzazione del patrimonio culturale non era riuscito a centrare i target di spesa, l'Italia aveva dovuto restituire all'Unione Europea 33,3 milioni di euro. Colpa, a detta del Ministro Barca, della mancata cooperazione interistituzionale e tecnica e di una sopravvalutazione dei progetti.
Problematiche che secondo Barca sono state risolte puntando su progetti di particolare rilevanza strategica e più facili da mettere in pratica, ma anche definendo un quadro finanziario realistico rispetto al triennio di attuazione.
Come emerge dal comunicato diramato dal ministero, il programma "Attrattori culturali, naturali e turismo" costituisce un ponte verso il prossimo periodo di programmazione 2014-2020, che per utilizzare al meglio le risorse dell'Unione Europea propone di focalizzare l'attenzione sulle aree di attrazione culturale.

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