Si arricchisce di nuove sale espositive il museo archeologico di Gangi, dedicato a Santi Naselli, ospitato nell’antico palazzo Sgadari. A tenere a battesimo la nuova esposizione, curata nell’allestimento dall’associazione ARTEC (arte archeologia e cultura), c’erano tra gli altri, la soprintendente ai Beni culturali di Palermo Lina Bellanca, il responsabile dei beni archeologici della soprintendenza di Palermo Stefano Vassallo e l’archeologa della soprintendenza di Palermo Rosa Maria Cucco.
Il sindaco di Gangi Francesco Migliazzo dopo aver ringraziato chi ha permesso la realizzazione di questo “scrigno e custode di cultura”, ha ricostruito la storia del museo, un luogo che è servito a custodire i reperti archeologici trovati a Monte Alburchia, (la prima campagna di scavi risale al 1952) ma anche in altre zone del territorio gangitano. Per il commissario Giovanni Impastato “questo museo è un tesoro che implementa l’offerta culturale gangitana”.
A caratterizzare le nuove sale espositive la possibilità di fruire del museo con tre approcci, quello di primo livello per chi non ha molte conoscenze in materia, una fruizione attraverso smartphone e tablet e infine quella rivolta agli esperti con schede di approfondimenti e foto di ogni oggetto custodito nelle sale espositive.