Inaugurata la Silent room per Agrigento Capitale Cultura
17 Luglio 2025, 11:50
Avere il diritto di dormire, senza dover fuggire. Un nido costruito dalle mani delle donne, su una ninna nanna araba che culla il riposo: ecco “Notturno per la Terra” la Silent Room progettata dall’artista libanese Nathalie Harb e installato nel giardino del Museo archeologico Pietro Griffo, in forte dialogo con i reperti e il territorio. E’ uno dei progetti cardine di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, parte del dossier di candidatura: una riflessione sulla vita e sul sentirsi umani e fratelli, in un luogo urbano protetto che nasce da domande e interrogazioni.
Partendo dalla convinzione che ciascuno ha diritto al riposo, materiale e mentale, l’artista libanese Nathalie Harb è giunta ad Agrigento e ha trovato la realtà frammentata e multiculturale necessaria per un’ulteriore tappa della sua “Silent Room” che offre uno spazio di rifugio per qualsiasi visitatore che abbia bisogno di riposo, fisico e mentale, di sicurezza, di un riparo; è nata a Beirut nel 2017 e da lì ripensata per luoghi diversi, da Al Ula a Londra.
“Notturno per la Terra” è uno dei 44 progetti su cui è incardinata Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025: l’idea è quella di concretizzare un punto di incontro urbano, un simbolo di unità per gli abitanti, capace di riconnettere i quartieri – Villaseta nato dopo la frana del 1966 – e restituire una visione condivisa della città, un’identità collettiva che la particolare stratificazione e frattura Valle dei Templi – centro urbano, ha spesso osteggiato. Ecco dunque come una “silent room” offre un ambiente protetto, dove le differenze sociali e culturali si dissolvono in un gesto di riconciliazione. Si è inaugurata il 15 luglio nel giardino del Museo archeologico Pietro Griffo, in dialogo con i reperti della valle dei Templi, dove resterà fino al 15 settembre.

La Silent Room è un semplice rifugio fatto di legno e tessuto imbottito, riparato dall’ombra di una copertura: è il tentativo di ricucire insieme le parti frammentate della Valle con workshop creativi collettivi che si sono tenuti nel difficile quartiere di Villaseta. Qui residenti ed etnomusicologi hanno co-composto una ninna nanna che trova una radice nelle lamentazioni tradizionali e nelle cantilene regionali: ninna nanna che si ascolterà entrando nella Silent Room attraverso un componimento sonoro dell’artista libanese Youmna Saba. Membri della comunità di Agrigento e della vicina Aragona si sono riuniti in un workshop di tessitura per creare una coperta collettiva, un tessuto di gesti condivisi e memoria comunitaria che accoglierà la struttura circolare. Come un uccello che costruisce il suo nido, la Silent Room sovrappone materiale, conoscenza e identità per nutrire nuove possibilità di cura. Costruendo questo spazio per il riposo, onoriamo coloro che hanno subito sofferenza e ora meritano pace. La Silent Room è un luogo per fermarsi nella Valle, per localizzare se stessi in relazione agli altri, per riflettere sulle origini ed immaginare dove potremmo andare dopo.
Orari: mercoledì – venerdì – domenica dalle 16 alle 19
Ingresso libero