La Sicilia, con il suo patrimonio mondiale UNESCO, sarà tra i protagonisti della prossima edizione del World Tourism Event, in programma nella sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano a Palazzo Carignano dal 21 al 23 settembre.
Un patrimonio che testimonia l’importanza culturale, storica e artistica che l’isola ha avuto nel corso dei secoli e che merita di essere conosciuto e promosso. Senza dimenticare anche la grande ricchezza naturalistica dell’isola, dalle peculiarità uniche, a partire dalla meraviglia dell’Etna, continuamente all’attenzione di turisti e studiosi.
In concomitanza con il ventennale della Convenzione di Parigi del 2003 per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, al centro dell’attenzione ci saranno proprio i beni immateriali quali la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, l’Arte dei muretti a secco e, immancabile, l’Opera dei Pupi.
Non si può, tuttavia, non lasciarsi affascinare dalla meraviglia del Parco Archeologico di Agrigento e della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, i primi due siti della regione a essere inseriti nella World Heritage List Unesco nel lontano 1997, esempi della ricca cultura greco-romana dell’isola. Agrigento fu una delle città più importanti del mondo mediterraneo dell’antichità, le cui vestigia sono, ancora oggi, conservate in maniera eccezionale. La Villa dl Casale è, dal canto suo, suggestivo quanto importante testimonianza della società romana dell’epoca. Altri riconoscimenti all’arte, all’architettura, alla storia e alla cultura della Sicilia da parte dell’Unesco sono arrivati con l’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità, nel 2002, delle Città tardo – barocche della Valle di Noto e, nel 2005, di Siracusa e la necropoli rupestre di Pantalica, ulteriore testimonianza della cultura greca e romana della Sicilia. L’ultimo, nel 2015, con la proclamazione a bene Unesco della Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale. Le città barocche, situate nel sud-est dell’isola, sono 8 -Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo, Ragusa e Scicli- tutte ricostruite con i particolari criteri del barocco dopo il terremoto del 1693, diventando esempi unici di architettura, ma anche di urbanistica ed edilizia.
Non poteva non essere considerato Patrimonio dell’Umanità il protagonista assoluto della natura siciliana, l’Etna, con i suoi ecosistemi unici, che l’Unesco ha riconosciuto nel 2013, tredici anni dopo delle Isole Eolie, altra testimonianza peculiare dell’attività vulcanica dell’area.