sabato, 4 Maggio 2024

La Sicilia vola al Getty Museum grazie ad accordo

Il museo di Los Angeles organizzerà due mostre con preziosi reperti antichi

Mostre ma non solo grazie all'accordo di collaborazione a lungo termine tra la Regione siciliana e il Getty Museum firmato da Gaetano Armao, assessore per i Beni Culturali, e David Bomford, direttore del museo di Los Angeles. "Si tratta di un'intesa innovativa – sottolinea l'assessore – che imprime una svolta di qualità nella gestione e nella valorizzazione dei beni culturali della Sicilia. Invece che fermarci a una mera restituzione di uno dei tanti, straordinari beni trafugati dall'Isola, abbiamo costruito, rilanciando, un percorso di collaborazione con una delle più importanti istituzioni museali del mondo". "Questo accordo – ha aggiunto Bomford – è un'estensione dell'intesa raggiunta nel 2007 con il ministero italiano dei Beni Culturali, che ha aperto la strada a una serie di progetti importanti". Come conseguenza dell'accordo, sono previsti diversi progetti.
Tra questi, una grande esposizione dedicata alla Sicilia, dal titolo provvisorio "Tra Grecia e Roma: la Sicilia nel periodo classico ed ellenistico" che si aprirà nel 2013 presso la Getty Villa del J. Paul Getty Museum. Inoltre, il Getty sta pensando di organizzare un evento espositivo anche su Selinunte, nota soprattutto per i suoi templi greci. Ma la data di apertura di questa mostra deve ancora essere fissata. Secondo i termini dell'accordo, l'assessorato prenderà in considerazione l'ipotesi di trasferire successivamente entrambe le esposizioni al Palazzo Aiutamicristo di Palermo, individuato quale centro per lo studio dell'arte e della cultura siciliana.
Nel settore della conservazione dei beni il Getty Museum metterà a disposizione la propria esperienza in materia e le attrezzature più moderne. Ad inaugurare questa nuova partnership saranno due progetti con il Museo Archeologico di Agrigento che riguarderanno "Il giovinetto in marmo di Agrigento" e il cratere attico a figure rosse di Agrigento del Pittore Niobide. Infine, la statua in marmo nota come il giovinetto di Mozia sarà oggetto di indagini accurate per la realizzazione di un nuovo dispositivo antisismico che contribuisca a migliorarne l'aspetto estetico.

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