venerdì, 26 Aprile 2024

Le Vie dei Tesori torna a Natale tra luoghi restaurati e botteghe artigiane

Un’edizione natalizia che invita a donare per la bellezza. A scoprire luoghi che contengono preziosi tesori restaurati di recente (quattro dei quali grazie al contributo delle Vie dei Tesori) e a contribuire a recuperarne altri. Il ricavato dei coupon, infatti, sarà devoluto per metà a sostenere altri interventi. Un atto d’amore, che è anche una spinta a continuare a donare e a restituire bellezza.

Si inizia lunedì 27 con l’apertura del museo di zoologia Doderlein, poi dal 28 al 30 dicembre e dal 4 e 5 gennaio il resto del programma, i concerti e una mostra particolarissima, una personale dell’artista visual Marco Papa nell’appena restaurato ex palazzo Valguarnera di Santa Lucia che offre anche una vista inedita su piazza Bellini. Tutto smart, veloce, sicuro, visitabile, con i coupon da acquistare sul sito www.leviedeitesori.com, da dove ricavare anche info su ingressi, modalità di accesso e orari dei siti.

La sorpresa più attesa sarà di certo la Casina Cinese dove Le Vie dei Tesori, dopo aver promosso nel 2017 il restauro e la ricollocazione dei 27 straordinari lampadari, hanno finanziato adesso il recupero della famosa tavola matematica del Marvuglia, il marchingegno ideato per garantire la privacy durante i pasti dei sovrani: i piatti giungevano dalla cucine sottostanti, come serviti da fantasmi. Ma è tutta la residenza in stile orientale dei Borbone a essere un’esperienza di visita straordinaria, condita in questa occasione – grazie alla collaborazione del Museo etnografico Pitré – dalle visita alle cucine (quella Reale e quella rustica) da dove arrivavano le leccornie per i sovrani. E proprio alle cucine si arriverà percorrendo gli antichi cunicoli che utilizzavano gli stessi cuochi e servitori.

Magnifica anche la visita al settecentesco ex Palazzo dei Valguarnera Marchesi di Santa Lucia, chiuso dal 1964 dopo un grande incendio, e oggi finalmente restituito dopo un lungo restauro di privati. Oltre allo spettacolare affaccio su piazza Bellini, non va persa Visione, Segno /Vision, Sign, personale di Marco Papa, a cura di Riccardo Lisi. Artista visivo anconetano, Papa per questa mostra (visitabile fino al 30 marzo), ha allestito la Visione della Meta Carrozza Fisica Santa: apparizione in forma di disegno di un’opera che rilegge l’antica carrozza palermitana.

Un altro restauro cui ha contribuito il festival, ancora del tutto inedito, è quello che l’ebanista Gerlando Calì ha condotto sulle “sedute dei banchi” della Cappella delle dame, la preziosa sede delle Signore Dame del Giardinello al Ponticello di cui fanno parte, dalla fine del ‘500, aristocratiche palermitane devote alla Madonna del Parto. I banchi sono stati recuperati con l’aiuto di tutta la comunità che ruota attorno alla cappella, che da sola è un vero colpo d’occhio straordinario, tra marmi mischi, affreschi e stucchi, e un delicato giardinetto interno, sotto un albero di alloro e uno di arance amare. Si potrà visitare l’oratorio soltanto la mattina del 5 gennaio, sulle note dell’organo dal maestro Giordano, che accompagna il giovane soprano Fabiola Galati.

Attorno alla Bottega delle percussioni – un altro dei segreti meglio conservati del centro storico, alle spalle dei Cassaro un laboratorio artigianale dove si costruiscono tamburi che poi volano in giro per il mondo – saranno invece costruiti due appuntamenti, un concerto dell’orchestra Jambo Sana (29 dicembre e 4 gennaio, alle 18.30) e un Drum circle, sorta di magico cerchio energetico di suoni (28, 30 dicembre e 5 gennaio alle 18.30).

Accanto a queste esperienze, apriranno le porte di sei luoghi e tre botteghe storiche, tutte legate al filo rosso dei restauri: il museo Doderlein da cui proviene lo scheletro della leonessa birmana restaurato dalle Vie dei Tesori e conservato all’Orto Botanico, che aprirà ai visitatori il prezioso Gymnasium con l’erbario storico e il gabinetto scientifico, introdotti dalle due sfingi monumentali che sono ritornate alla vita (altro restauro della Fondazione); la barocca chiesa della Pinta che è tornata a risplendere da pochi mesi; l’elegante secondo piano di Palazzo Mirto, dove il tempo pare essersi fermato sugli arredi d’epoca dei nobili Filangeri, sulla seduta di un prezioso salottino da conversazione restaurato dalle Vie dei Tesori quattro anni fa. E poi il settecentesco Palazzo Oneto, dove è stato appena completato un importante lavoro di recupero che lo ha riportato al suo sontuoso splendore, Palazzo Costantino che invece attende spasmodicamente un restauro ma non demorde e mostra il sontuoso affresco del Velasco ancora incorrotto.

Tre le botteghe da scoprire: da Shahidi, dove pulire e recuperare un tappeto è un’arte; in questo laboratorio, aperto oltre trent’anni fa dall’iraniano Ataollah Shahidi, vi spiegheranno tecniche antiche tramandate da millenni. Alla Bottega delle percussioni si ritornerà anche per ascoltare le storie di Santo Vitale, una vita passata a costruire bellissimi tamburi, anche con materiali riciclati; oppure bisognerà fornirsi di una lente d’ingrandimento per scoprire i particolari minuziosi dei monumenti mignon di Vincenzo Vizzari nel suo CittàCotte: qui l’amore per la città si misura in millimetri.

Tra le attività più amate, tornano anche le passeggiate delle Vie dei Tesori guidate da appassionati, storici, giornalisti. In programma ce ne sono quattro, tutte legate ai siti coinvolti nelle visite. Si potrà scoprire il parco della Favorita da una prospettiva inedita, quella della riserva di caccia di re Ferdinando, passando anche accanto al “patriarca” un enorme ulivo millenario scoperto nel 2012 [il 28/30 dicembre e 5 gennaio alle 10]. Nel centro storico, si visiterà il prezioso quartiere degli orafi e degli argentieri, un reticolo di viuzze che da piazza San Domenico scende fino alla Cala, passando per le botteghe di Giacomo Amato e Benedetto Gelardi. [il 28/30 dicembre e 5 gennaio alle 15]; oppure si seguirà il filo delle natività, da quella antichissima della congregazione dei Fornai al laboratorio artigianale di Angela Tripi al presepe di San Giuseppe dei Teatini [29 dicembre e 4 gennaio alle 17]. Infine un’immersione nei colori e nei profumi: sono quelli del Capo, uno dei mercati più antichi della città, in un quartiere nato con gli arabi, sulle rive del Papireto e sulle tracce dei Beati Paoli [29 dicembre e 5 gennaio alle 10,30].

Per le visite nei luoghi e nelle botteghe storiche, sono disponibili coupon per ingresso singolo 3 euro. Per le passeggiate: coupon 6 euro. Per le visite nei luoghi, sono esentati dal contributo soltanto i bambini sotto i 6 anni, gli accompagnatori di persone con disabilità, le guide in servizio con turisti al seguito.

Per informazioni: [email protected] – 091.745575 lunedì/venerdì orari 10/13.

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