Arrivano i primi riscontri all'iniziativa del presidente della Provincia di Agrigento, Eugenio D'Orsi, che ha lanciato un censimento delle opere d'arte che raffigurano la città dei templi custodite nei musei di tutto il mondo. Dopo l'elenco inviato dal Rijksmuseum di Amsterdam, hanno risposto all'appello anche il Louvre di Parigi e il Museo di Grenoble.
Al Louvre risultano essere presenti 57 opere d'arte di provenienza della provincia o ispirate ai luoghi della città di Agrigento. Presenti anche 41 tra opere e disegni dei pittori Jean Houel, Prosper Barbot, Achille Michallon, Ernest Hebert, Joseph Benoit Suvee e Jean Louis Desprez, di cui è esposto il famoso quadro "Prise d'Agrigente par les Carthaginois". Di Pierre Henri de Valenciennes è possibile ammirare "L'antica Città di Agrigento" del 1780, un olio su tela che riproduce una visione ideale del paesaggio dell'antica Akragas oltre ad una serie di disegni sui templi donati al Louvre nel 1930 dalla Principessa Cro- Dulmen.
Al museo di Grenoble è presente soltanto un quadro, dipinto da Nicolas de Stael, uno dei maggiori pittori del 900, datato 1954, intitolato Sicile, sul tema della città di Agrigento, che fa parte della collezione realizzata dall'autore russo-francese.
"Stiamo ricevendo risposte positive dai musei a cui abbiamo richiesto notizie – dice D'Orsi – sapevamo che al Louvre erano presenti opere artistiche che riguardano il nostro territorio, ma dalle informazioni ricevute, questo numero è maggiore rispetto alle nostre attese. Con questo censimento abbiamo la possibilità di far conoscere il nostro territorio, documentato da importanti opere d'arte o da reperti archeologici che possono servire per attirare segmenti di turismo che sono interessati all'arte e che vogliono essere affascinati da contenuti altamente culturali. Alla fine di questa ricognizione – sottolinea – valuteremo la possibilità di stampare un libro da mettere a disposizione dei turisti, oppure organizzare una esposizione, utilizzando i fondi che l'Ue dedica alla cultura".