Il Mibact ha avviato un’indagine ispettiva sulla gestione passata e presente della Fondazione dell’Inda, Istituto nazionale dramma antico di Siracusa.
“È stata avviata per accertare se sussistono nella gestione gravi irregolarità tali da costituire i presupposti per lo scioglimento del consiglio di amministrazione o per l’adozione di eventuali altre iniziative”, ha spiegato il vice ministro Ilaria Borletti Buitoni, in risposta al parlamentare nazionale del Partito democratico, Giuseppe Zappulla.
“Le inchieste che la Procura della Repubblica ha portato avanti sulla gestione dell’Inda – spiega Zappulla – hanno posto ombre inquietanti sulla trasparenza e sulla regolarità. Ho chiesto una grande operazione di trasparenza e verità e il Ministero, con una articolata e approfondita risposta contenuta in ben otto pagine di ricostruzione e di valutazioni, ha inteso cogliere la necessità di una verifica”.
“Non posso che essere soddisfatto della decisione del ministero di avviare l’indagine. Insieme al sovrintendente Gioacchino Lanza Tomasi ho sempre tenuto informato il ministro Dario Franceschini e il direttore generale dello Spettacolo Ninni Cutaia, così come il Collegio dei revisori dei conti e la Corte dei conti, su ogni singola vicenda, come evidenziato dallo stesso ministero nella risposta a un’interrogazione parlamentare”, ha puntualizzato il presidente dell’Inda Giancarlo Garozzo, sindaco di Siracusa.
“Il consigliere Paolo Giansiracusa – ha spiegato Garozzo – ha chiesto la rimozione del consigliere delegato, e Lanza Tomasi ha posto la questione della governance, avanzando l’ipotesi del commissariamento dell’Istituto. Io stesso ho chiesto al ministro di valutare il commissariamento perché l’attività dell’Inda non può rimanere bloccata a causa della conflittualità sui poteri degli organi direttivi”.