venerdì, 15 Novembre 2024

Siracusa, Garozzo: nessun complotto su Statuto Inda

“Sulla modifica dello statuto della Fondazione Inda si stanno accavallando fantasiose ricostruzioni sul lavoro compiuto dal commissario straordinario Pierfrancesco Pinelli. La prima fantasia è che il commissario ha inviato formalmente a me e all’assessore regionale Anthony Barbagallo, copia delle modifiche statutarie. Nulla di più falso: si è limitato a informarmi sul lavoro svolto e sul tipo di cambiamenti apportati allo statuto”. È la replica di Giancarlo Garozzo, sindaco di Siracusa e presidente dell’Istituto del dramma antico (Inda) alle accuse mosse dal deputato Pinelli in merito allo Statuto dell’Inda. 

“Non c’è stata alcuna trattativa segreta e non si comprende – aggiunge – quale confronto pubblico avrei impedito. Non incombe alcun colpo di mano sulla governance della Fondazione: il commissario si è limitato a rimettere ordine eliminando le sovrapposizioni di ruoli che si erano verificate nell’ultima fase della gestione ordinaria.

L’altra fantasia che si vuole alimentare è che la modifica dello statuto apre la porta a una riforma generale della Fondazione – osserva Garozzo – magari trasferendone la sede altrove. Dico subito che se tale scenario dovesse aprirsi dovranno prima passare sul mio cadavere. Tuttavia mi sembra un’ipotesi campata in aria: non può essere lo statuto a modificare l’attuale stato delle cose che è stabilito da una legge dello Stato e che, dunque, solo il Parlamento può cambiare.

D’altra parte, lo stesso ministro Franceschini chiarisce questo passaggio concludendo la risposta all’interrogazione dell’onorevole Zappulla e che cito: ‘Ove in esito dell’esperienza commissariale emergesse l’eventuale esigenza di un intervento normativo, il Ministero si confronterà ampiamente con gli enti locali interessati’. Gli enti locali interessati sono il comune di Siracusa e la Regione”. 

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