Dare vita a 16 nuovi parchi archeologici in Sicilia e trasformare l’isola in un immenso parco archeologico. Era questo il sogno che Sebastiano Tusa, morto nel disastro della Ethiopian Airlines, stava portando avanti da quando era stato nominato assessore ai Beni culturali.
La legge regionale, che aveva previsto la nascita dei parchi archeologici, era rimasta inattuata per 18 anni. E Tusa l’aveva rispolverata riuscendo là dove i suoi predecessori avevano fallito. A gennaio scorso il Consiglio regionale dei Beni culturali aveva espresso all’unanimità parere favorevole alla proposta di completare la formazione di tutti i parchi previsti dalla legge del 2000. Tusa era ormai a un passo dalla realizzazione del suo “sogno”, come sottolineano i suoi più stretti collaboratori. “Speriamo che adesso ci sia la volontà di portarlo avanti – affermano – sarebbe il modo migliore per rendergli onore”.
A ricordarlo anche gli amici e colleghi della Sovrintendenza del mare: “Sebastiano Tusa ci lascia il 10 marzo, il giorno che la storia ricorda come la data della celebre Battaglia della Egadi, che tra tutte le scoperte della sua lunga carriera, era quella di cui andava più orgoglioso: avere ricostruito con precisione lo svolgersi della giornata e il luogo preciso dove avvenne lo scontro, fino ad allora ancora incerto. A tanti mancherà lo studioso prestigioso, il ricercatore instancabile, il funzionario brillante, a noi mancherà il carissimo amico, il fratello maggiore con cui abbiamo condiviso anni di passione e di lavoro avendo insieme nel cuore una speranza in una Sicilia più bella e più giusta. L’auspicio è che si possa far tesoro della sua eccezionale conoscenza, del suo stile, della sua competenza, del suo entusiasmo, della sua umiltà: un modello da seguire ed imitare. Solo in questa maniera può trovare senso una tragedia incomprensibile e una scomparsa inaccettabile”.
“Con Sebastiano Tusa – commenta Enrico Caruso, direttore del parco archeologico di Selinunte – se ne va uno dei più illuminati figli di Sicilia, uno dei più profondi pensatori carico di umanità che avrebbe potuto dare a questa terra mille e mille pagine ulteriori di sapere. Come suo padre, che ha dedicato la sua vita a Selinunte dove ha mosso i suoi primi passi nella cultura archeologica, Sebastiano amava Selinunte: qui aveva scoperto un importante tempio a megaron, quello di Hera matronale, nei pressi della Gaggera e al tempio di Malophoros, abbattuto da un terremoto e che lui ha ricostruito in modo esemplare”.
“Sono distrutta per la perdita di un amico, un grande studioso, una personalità unica – ha commentato Chiara Modica Donà Dalle Rose, presidente della BIAS – Biennale Internazionale di Arte Sacra – con cui, in questi anni ci siamo reciprocamente sostenuti nella molteplici battaglie a difesa della Sicilia, per una maggiore consapevolezza della sua identità e necessaria tutela. Sebastiano la vita non la misurava in anni, ma nelle strade, nei ponti, nelle montagne e nei chilometri che lo separavano ogni volta dal mare, il suo secondo grande amore, dopo Valeria. Mi ha fatto scoprire la Sicilia e la passione per l’archeologia subacquea, superando i confini dell’immortalità sentendo archeologia come quell’istante eterno che è la scoperta”.
“Il 14 maggio del 2018, Sebastiano Tusa e la moglie Valeria Patrizia Li Vigni, mi accolsero con grande calore al mio arrivo al Parco Archeologico di Selinunte. Insieme riscrivemmo il viaggio di Goethe in Italia. Infatti io arrivato a piedi dalla cittadina termale di Karlovy Vary ed insieme riportammo alla luce, quel giorno, il Battistero Bizantino simbolo del cristianesimo in un contesto davvero unico quale è il Parco Archeologico di Selinunte, vera Porta del Mediterraneo”, ricorda Vienna Cammarota, la guida ambientale escursionistica che nell’agosto del 2017 partì a piedi dalla cittadina termale di Karlovy Vary, nei pressi di Praga, compiendo il viaggio sulle orme dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe.
Intanto, il Governo regionale siciliano resta costantemente in contatto con i funzionari dell’Unità di crisi istituita presso il ministero degli Affari esteri. Si attende di conoscere, dalle autorità etiopi, se e quando le famiglie delle vittime dell’incidente aereo potranno raggiungere il luogo teatro della sciagura. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha disposto che, ove necessario, la famiglia dell’assessore Sebastiano Tusa venga accompagnata da una missione regionale, guidata dal dirigente generale del dipartimento dei Beni culturali. Da fonti di Palazzo d’Orleans, si apprende che “secondo quando riferito dai funzionari romani le procedure potrebbero richiedere anche alcune settimane”. Il governatore della Sicilia segue personalmente l’evolversi della situazione. Nei prossimi giorni, di concerto con la famiglia, Musumeci valuterà quali iniziative pubbliche potranno essere organizzate.
Nel frattempo, si moltiplicano le iniziative per ricordare la figura di Tusa. Il Parco archeologico Valle dei Templi e la Strada degli Scrittori hanno deciso di dedicargli una serata che si svolgerà ad Agrigento il 6 luglio, nel teatro allestito lungo la Via Sacra, fra il Tempio di Giunone e il Tempio della Concordia. “La vita e le pietre di Sebastiano Tusa” è il tema dell’evento, come annunciato dal direttore del Parco, architetto Giuseppe Parello, e da Felice Cavallaro per la Strada degli Scrittori.
Inoltre, la prossima edizione de Le Vie dei Tesori sarà dedicata a Tusa. Proprio un mese fa l’assessore aveva voluto ospitare una giornata di studi sul Festival nella sede dell’assessorato in piazza Croci chiamando a raccolta dirigenti di poli, parchi e soprintendenze e definendo la manifestazione “una delle esperienze più importanti fatte negli ultimi anni in Sicilia”. “Ricorderemo Sebastiano Tusa nella prossima edizione del Festival, tra settembre e ottobre – dice Laura Anello – edizione per la quale stavamo progettando iniziative comuni dedicate alla valorizzazione di tesori marini e subacquei. Un impegno che porteremo avanti”.
E anche la 60esima edizione della Rassegna internazionale per le attività subacquee di Ustica, che si svolgerà quest’anno dal 2 al 7 luglio e alla quale Sebastiano Tusa stava lavorando con il suo consueto entusiasmo, sarà intitolata alla memoria dell’archeologo marino.