giovedì, 21 Novembre 2024

Tutti i musei su Wikipedia, c’è anche quello delle marionette Antonio Pasqualino

Il Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha deciso di aderire a “Tutti i musei su Wikipedia”, l’iniziativa che accompagna e sostiene le istituzioni culturali nel diventare protagoniste dell’accesso “open” al patrimonio culturale italiano, collaborando con Wikipedia, Wikidata, Wikimedia Commons e gli altri progetti Wikimedia.

Il museo non sarà solo uno dei primi in Sicilia ad entrare a far parte del progetto ma diventerà anche un caso di studio a livello nazionale, all’interno di una ricerca condotta da Wikimedia Italia in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” dell’Università di Torino.

Prima pratica culturale italiana ad essere iscritta dall’UNESCO nella lista dei “Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, l’opera dei pupi siciliani ha trovato una casa nel Museo intitolato ad Antonio Pasqualino, che raccolse il primo nucleo della collezione. Oggi ospita al suo interno una collezione di oltre 5.000 opere, fra marionette, burattini, ombre, automi e macchine sceniche provenienti da tutto il mondo.

“Siamo davvero felici dell’adesione del museo Antonio Pasqualino e del suo ruolo attivo nel promuovere l’apertura del patrimonio culturale italiano – spiega Iolanda Pensa, presidente di Wikimedia Italia – Ci auguriamo che questo nuovo esempio di museo attento alla partecipazione e alla fruizione dei contenuti culturali sia un modello per incoraggiare altre istituzioni a sostenere e implementare l’open access.”

“Da sempre, la parola chiave del nostro museo è condivisione. Una pratica virtuosa – osserva Rosario Perricone, direttore del Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino – che abbraccia tutti i campi della cultura: dagli spettacoli, ai convegni, alle mostre, fino alla fruizione libera di notizie e immagini online e accessibili a tutti. Non potevamo pertanto non aderire con convinzione al progetto, felici ancora una volta di essere tra le realtà apripista. Diventando un caso studio, ci auguriamo di contribuire a dimostrare l’importanza della fruibilità anche online del patrimonio culturale, in modo da abbracciare un pubblico sempre più vasto di appassionati, di studiosi. Ma anche per intercettare l’interesse di chi, a ogni età, si imbatta per la prima volta nella nostra collezione. Iniziative come queste, al museo Pasqualino saranno sempre le benvenute”.

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