sabato, 27 Aprile 2024

Un consulente per la rinascita dei Cantieri culturali di Palermo

Giuseppe Marsala coordinerà gruppo di lavoro costituito da coloro che animano lo spazio alla Zisa

Un unico soggetto per coordinare le attività culturali dei Cantieri Culturali della Zisa per proiettare Palermo verso una candidatura seria come capitale della cultura 2019. Giuseppe Marsala è stato nominato consulente tecnico-artistico dell'intera area dei Cantieri culturali alla Zisa dal sindaco Leoluca Orlando, su proposta dell'assessore per le Attività Culturali Francesco Giambrone.
Con un incarico a titolo gratuito, Marsala coordinerà un gruppo di lavoro formalmente istituito e formato da tutti coloro che a diverso titolo abitano ed animano l'area dei Cantieri: l'Accademia di belle arti, il Centro sperimentale di cinematografia, l'Istituto Gramsci, l'Istituto francese, il Goethe Istitut, la Filmoteca Regionale e, ultimi arrivati in ordine di tempo, la Sala cinematografica pubblica intitolata a De Seta (unica sala pubblica in Sicilia) e ZAC, lo spazio dedicato alle produzioni di arti visive contemporanee.
"L'obiettivo di questa coordinamento che si riunirà già nei prossimi giorni – spiega Giambrone – è quello di mettere a sistema e coordinare tutte le attività che si svolgono all'interno di questa importante area, stimolando e favorendo la creazione di sinergie tra i diversi soggetti coinvolti a vario titolo, creando un palinsesto comune di tutte le attività e quindi individuando insieme strumenti e meccanismi di promozione dei Cantieri come area unica. Il rilancio dei Cantieri – prosegue l'assessore – è un tassello importante, certamente non l'unico ma uno dei più importanti, per il sostegno della candidatura di Palermo a capitale europea della cultura nel 2019".
"Siamo dovuti partire quasi da zero – dice Orlando – rimuovendo circa 170 tonnellate di rifiuti di ogni tipo, recuperando dai rifiuti parte del patrimonio artistico che vi era stato abbandonato, fra cui la Torre del Tempo di Emilio Tadini. Nelle prossime settimane tornerà lentamente a rinascere anche il Giardino, che vogliamo mettere in comunicazione con quello storico del Castello della Zisa, ricostruendo un pezzo di storia della città e ribadendo il concetto della necessità di superare, nella gestione dei beni monumentali e artistici, divisioni burocratiche fra istituzioni".

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