Unionturismo riaccende i riflettori sulla Venere di Morgantina, isolata ad Aidone, dove nell’ultimo mese ha ricevuto solo un centinaio di visitatori mentre a Malibù l’ammiravano in 4 mila ogni anno. L’assemblea nazionale dell’associazione nazionale delle aziende e degli enti pubblici e privati di promozione e accoglienza turistica bacchetta il caso della dea esposta al museo regionale archeologico come “esempio eclatante di mancata valorizzazione di beni culturali”, come scrive il Giornale di Sicilia.
“Rientrata in Sicilia dal Getty di Malibù nel marzo 2011 – racconta Roberto Rossitto, presidente della commissione cultura di Unionturismo – la statua è stata esposta nel museo di Aidone e, a distanza di cinque anni visitare la Venere è quasi impossibile: la via più facile per raggiungere Aidone è interrotta tra Piazza Armerina e Valguarnera da una galleria chiusa da cinque anni; la linea telefonica è sospesa da mesi; non esiste un bookshop. Negli ultimi quattro anni i visitatori sono scesi da 21mila a 4mila nel 2014 e nel mese scorso la dea è stata visitata da appena un centinaio di persone”.