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Vie dei Tesori, nonostante le minacce Palazzo Conte Federico aprirà


Si respira paura al palazzo Conte Federico, dimora nobiliare palermitana di via Biscottari che doveva aprire le porte ai visitatori nei prossimi weekend di ottobre in occasione de Le vie dei Tesori. La contessa Alwine Federico ha presentato l’ennesima denuncia di tentativo di intrusione nel palazzo perché da diversi mesi qualcuno tenta di forzare il portone del palazzo, finora senza successo.

“Abbiamo fatto mettere la telecamera – racconta – e dopo l’ennesimo tentativo, abbiamo fatto stampare la fotografia di questo malvivente e l’abbiamo appesa sul portone con la scritta ‘Attenzione al ladro’. Quest’uomo è tornato la notte scorsa e dopo avere strappato la fotografia in mille pezzi ha guardato nella telecamera e ha mimato il gesto di chi taglia la gola. Non riesco a smettere di tremare”. Per questo motiva la contessa ha annunciato la chiusura del palazzo nobiliare per “Le vie dei Tesori” che prenderà il via venerdì a Palermo.

Chiusura smentita ieri sera con un comunicato degli organizzatori del Festival. “I tentativi di intrusione e le minacce avevano allarmato i conti Federico che avevano deciso di non aprire più il loro palazzo nobiliare al pubblico. Ma la tenacia e la voglia di resistere hanno preso il sopravvento e il Palazzo con la bifora medievale più bella della città potrà essere visitato”.

Antonella Tirrito dell’Associazione Segno Indelebile, che cura la gestione della dimora storica in stretto rapporto con la contessa Alvine Federico, spiega che la nobildonna, dopo un primo comprensibile momento di sconforto, ha deciso di non cedere alle intimidazioni e ha confermato l’apertura del Palazzo.

“Siamo solidali con i conti Federico – dice Bernardo Tortorici di Raffadali, presidente degli Amici dei Musei siciliani, responsabile delle visite guidate del Festival e presidente dell’Associazione Dimore storiche italiane-sezione Sicilia – e siamo contenti che abbiano deciso di non cedere alle intimidazioni e alla violenza. Noi ci impegniamo a garantire un servizio di vigilanza straordinaria sugli ingressi durante il Festival. L’apertura dei luoghi di Palermo vuole significare la condivisione, la resistenza alla cultura della violenza e la speranza di crescita della città nel segno della cultura”. 

www.leviedeitesori.it