A Villa Gussio Nicoletti, il Sicilia Convention Bureau ha incontrato le catene alberghiere presenti in Sicilia, per fare il punto della situazione sulle attività svolte e annunciare in anteprima i dati degli obiettivi raggiunti nei primi 18 mesi di attività. Durante l'incontro si è inoltre discusso delle strategie che verranno messe in atto per stimolare maggiori richieste di eventi in Sicilia per il biennio 2011/2012. L'incontro è stato anche l'occasione per sottolineare la grande importanza, soprattutto a livello economico, che la meeting industry potrebbe ricoprire in Sicilia.
"Abbiamo stimato che il valore economico delle 150 richieste generate soltanto dal CB nel suo primo anno e mezzo di lavoro – sottolinea Maja de'Simoni, direttore generale del Sicilia Convention Bureau – ammonta a più di 42 milioni di euro. Di questi oltre 6 milioni si sono concretizzati, 9 milioni sono work in progress e 26 milioni non sono andati a buon fine, per ragioni che dipendono in parte dalla forte concorrenza internazionale, alla quale ancora l'intera filiera non riesce a rispondere adeguatamente, e in parte alle caratteristiche logistiche dell'isola. Se consideriamo inoltre che molti organizzatori non conoscono ancora ciò che la nostra isola è in grado di offrire per i loro eventi, ci rendiamo conto che con un coordinamento dell'offerta adeguato e un piano marketing strutturato, la Meeting Industry siciliana può arrivare a ricoprire una percentuale sostanziale del PIL regionale".
In considerazione del fatto che questi dati riguardano soltanto l'attività del Convention Bureau, tutti i partecipanti alla riunione hanno auspicato la creazione di un osservatorio regionale sulle presenze congressuali in Sicilia.
All'incontro hanno partecipato Alpitour Hotels & Resorts, AMT Hotels, ATA Hotels, Costa Degli Ulivi, Domina, Exclusive Hotel Collection, GHS Hotels, ITA Hotels, NH Hotels, Ora Hotels, Orient Express, SHR, UNA Hotels.