venerdì, 10 Maggio 2024

UniCredit vuole vendere il Sicilia Convention Bureau agli operatori

UniCredit sembra pronto a cedere agli operatori della regione quel Sicilia Convention Bureau che aveva costituito nel 2009 con fondi propri.

“La cessione delle quote azionarie – ha detto il presidente del Sicilia Convention Bureau Vincenzo Tumminello a Event Report – rientra in una più ampia operazione di UniCredit di dismissione delle partecipazioni cosiddette strumentali, in linea con le disposizioni della Banca d’Italia”. Non è quindi, sottolinea Tumminello, un atto di sfiducia verso il bureau, anzi UniCredit continuerà a sostenerlo in pari misura attraverso sponsorizzazioni.

Attualmente, ricorda Event Report, UniCredit detiene l’86% delle quote del Sicilia Convention Bureau: il restante 14% è suddiviso in parti eguali fra le Camere di Commercio di Palermo e Siracusa. I tentativi di UniCredit di coinvolgere in questo passaggio di subentro la Regione Sicilia e le altre camere di commercio dell’isola si è rivelato fallimentare e quindi ora si vogliono coinvolgere gli operatori.

In vendita ci sono le quote di UniCredit e della Camera di Commercio di Siracusa (che si tira indietro per questioni di incompatibilità con l’attività dell’ufficio del turismo della città) pari al 93% del totale, per un valore di circa 110mila euro. Il budget annuo del bureau si aggira intorno ai 400mila euro, metà dei quali sono risorse UniCredit (in 7 anni la banca vi ha investito più di 2,5 milioni di euro) e l’altra metà da contributi pubblici, sponsorizzazioni, quote dei soci e ricavi dai servizi erogati.

“L’ipotesi è quella di coinvolgere 70 operatori con due diversi livelli di impegno – ha spiegato Tumminello – un primo gruppo di 20 operatori che acquisisca quote per un valore di 3mila euro ciascuno (saranno poi i componenti dell’advisory board che nomina consiglieri e presidente) e un secondo gruppo di 50 che rilevi 1.000 euro di quote ciascuno”.

Già pronta anche la tabella di marcia: Tumminello a maggio convocherà tavoli di confronto con gli operatori per raccogliere le manifestazioni di interesse, a giugno si definiranno governance e dettagli dell’operazione ed entro luglio avverrà il passaggio azionario.

Intanto si pensa anche a trasformare la struttura in Sicilia Convention & Visitors Bureau aprendolo alla promozione di altre forme di turismo organizzato: wedding, luxury, sportivo, enogastronomico, culturale. 

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