venerdì, 22 Novembre 2024

A giugno potremo tornare a viaggiare: la speranza di aeroporti e vettori

“Con la fase 2 dalla fine di maggio e primi di giugno il traffico aereo potrebbe riprendere, all’inizio il traffico nazionale e poi a seguire quello internazionale”. Lo ha detto Giovanni Scalia, ad di Gesap, nel corso del meeting online dal titolo “Ancora in quarantena i collegamenti per la Sicilia?“, e che rientra nell’ambito del calendario di eventi della SKALacademy organizzato da Skal International Palermo in collaborazione con travelnostop.com.

“Le compagnie sono pronte – ha aggiunto Scalia – e in tempi abbastanza brevi saranno in grado di riprendere i collegamenti, e se ci sarà la certezza normativa anche verso l’estero. Sul piano sanitario come aeroporto stiamo studiando un piano poderoso sulle nuove procedure. Attualmente transitano 200 passeggeri al giorno invece dei 25 mila a cui eravamo abituati quindi ovviamente è più facile mantenere le distanze. Quando i numeri cresceranno sarà più complesso, intanto stiamo lavorando a percorsi diversificati, distanziamento, divisori per rendere terminal adeguato all’aumento dei flussi. Per quanto riguarda le previsioni, per quest’anno si potrebbe ipotizzare un calo a 3 milioni di passeggeri dai 7 milioni del 2019. Di questi 3 milioni la maggior parte sarà costituita da traffico nazionale. Di certo è che i rapporti consolidati in questi anni con le compagnie aeree ci fanno ben sperare ma stiamo a vedere il quadro normativo e sanitario. E mentre United ha cancellato il volo Palermo-New York che dovevamo inaugurare a maggio e che verrà riprogrammato nel 2021 stiamo lavorando con Volotea per aprire una nuova rotta domestica su Palermo”.

“Le prospettive non sono rosee – ha aggiunto Francesco D’Amico, direttore Area Marketing e Commerciale di Sac, società di gestione dell’aeroporto di Catania – la stima è una perdita di traffico del 60%, la ripresa avverrà prima sul traffico nazionale e poi su quello internazionale visto che non ci sono certezze su quando i confini saranno aperti, non solo in Italia ma anche in Europa e nell’aree extra-Schengen. Stiamo vivendo una crisi come ne ce ne sono mai state negli ultimi 50 anni, l’effetto sarà 10/15 volte peggiore del post 11 settembre. Ci aspettiamo, e speriamo, che dall’Icao arrivino regole standard per tutti aeroporti. Per quanto un marchio covid-free sia difficile da attribuire i test sierologici per i dipendenti potrebbero essere la chiave di volta per aprire alla mobilità”.
“Anche gli aeroporti milanesi sono pronti a ripartire – ha aggiunto Vittorino Capobianco Aviaton business development e head of destination management di Sea – la ripresa del traffico sarà graduale, prima sul versante nazionale e poi internazionale. Per quest’anno il traffico intercontinentale un po’ ce lo scordiamo, possiamo aspettarci che tornerà a inizio del 2021. C’è però una bella notizia: l’attesa tappa-evento di WorldRoutes 2020, che era in programma a Milano il prossimo settembre, è stato spostato dal 14 al 16 novembre. Si tratta dell’evento mondiale più grande dell’aviaton industry. Per per la Lombardia si tratta di un evento importante oltre che simbolico perchè sarà il primo a svolgersi a Milano nella fase post crisi da coroavirus”.
“La nostra flotta – ha spiegato Valeria Rebasti Commercial Country Manager Italia Volotea – è a terra fino al 28 maggio, siamo pronti a ripartire da giugno appena sarà possibile, il problema è quando si potranno effettuare i movimenti tra le regioni, sicuramente almeno all’inizio il focus sarà sui voli domestici. Non a caso in questi giorni abbiamo lanciato la nuova rotta Bologna-Olbia, e stiamo pensando anche di lanciare una nuova rotta domestica su Palermo. Sul fronte estero, non si sa quando apriranno frontiere e se e per quanto i paesi di arrivo applicheranno le quarantene. Non sappiamo quali misure saranno adottate dal punto di vista della sicurezza, noi abbiamo istituito una task force ad hoc, ma dal punto di vista della regolamentazione non ci sono linee guida, non sappiamo se basteranno mascherine e guanti. La notizia positiva è che se fino alla settima scorsa arrivavo solo emali per cancellazioni e rimborsi, ora ci sono anche clienti che vogliono sapere quando si potrà ricominciare a volare”.
“Al momento a parte Alitalia siamo l’unica compagnia che continuando a volare – ha detto Luigi Vallero direttore generale DAT Italia – nel rispetto del contratto che riguarda i collegamenti in continuità territoriale abbiamo mantenuto un collegamento giornaliero da Palermo per Pantelleria e Lampedusa, con transfer via superficie da e per Trapani. In vista della fase 2 c’è un ipotesi al vaglio dell’Enac e della Regione siciliana per un aumento graduale delle frequenze, sulla base delle condizioni di sicurezza per i passeggeri e in base alle indicazioni di mercato. Pensiamo a  incremento frequenze 2/3 da palermo e poi ripristineremo il Lampedusa da Catania”.
Al dibattito è intervenuta anche Chiara Giovine, Domestic Trade Manager e  Carmelo Giordano Key Account Sicily Market: “dal 4 maggio i nostri viaggi sono aperti in attesa di istruzioni dal Ministero dei Trasporti e dalla Regione siciliana che devono regolamentare il trasporto marittimo da e per la Sicilia. Noi siamo pronti a riprendere l’operatività, che non è mai stata soppressa per quanto riguarda il segmento merci che ha sempre continuato a viaggiato da Genova, Napoli e Civitaecchia. Anche noi prevediamo una stagione estiva concentrata sull’Italia, l’estero tarderà a ripartire. Ci stiamo basando sull’esperienza della nave ospedale di Genova per mettere in atto misure di sicurezza a bordo delle navi, nonostante non abbiamo indicazioni dettagliate in merito, come distanziamento,uso mascherine, igienizzazione, sanificazione. Non ci siamo mai fermati e ora siamo prontissimi a ripartire e a riprendere i volumi dalla Sicilia al più presto. La ripresa sarà graduale e inizialmente potranno viaggiare i passeggeri dotati di autocertificazione”.

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