A Catania sono state scoperte 17 strutture abusive durante i controlli della Guardia di finanza. Sedici titolari sono stati denunciati perché non avevano comunicato alla Questura i nominativi dei clienti o per aver effettuato dichiarazioni mendaci circa il numero di posti letto autorizzati. Militari delle Fiamme gialle hanno anche constatato redditi non dichiarati al fisco per oltre 200 mila euro relativi a presenze di clienti non contabilizzate in tutto o in parte.
Nella quasi totalità dei casi inoltre i titolari delle strutture non avevano adempiuto agli obblighi di comunicazione al Comune ai fini dell’imposta di soggiorno. Sono state circa 4.000 le presenze rilevate presso le strutture ispezionate e segnalate al Comune di Catania per il recupero dell’imposta di soggiorno. I controlli continueranno nei prossimi mesi e saranno intensificati in vista della stagione estiva anche nei confronti di strutture alberghiere di maggiori dimensioni.
Confcommercio Catania e Confcommercio Sicilia, a nome dei rispettivi presidenti Riccardo Galimberti e Pietro Agen, plaudono all’operazione della Guardia di Finanza e la definiscono “un grosso passo avanti per ripristinare la legalità nel settore alberghiero, anche grazie a una serie di esposti e denuncie che avevano messo in luce un sommerso arrivato a livello spaventoso”.
Confcommercio sottolinea come l’operazione sia stato “un segnale forte che va nella direzione giusta” e si dice pienamente disponibile ad aiutare chi voglia mettersi in regola e giocare secondo le regole di mercato ma è altrettanto pronta ad andare avanti con la politica della denuncia nei confronti di chi vuole fare dell’evasione fiscale e dell’illegalità un sistema di concorrenza sleale”.