A Palermo le strutture ricettive ufficiali sono poco meno di trecento ma facendo un giro su internet non è difficile notare che in realtà quelle tra cui possono scegliere i turisti che arrivano nel capoluogo sono oltre mille. Come riporta Live Sicilia, basta consultare “Palermo welcome”, il portale del turismo curato dall’amministrazione comunale, per vedere che in città ci sono 295 strutture fra alberghi, B&B, case per vacanze, affittacamere, ostelli, case per ferie, residenze alberghiere e campeggi. In realtà, però, visitando i siti di prenotazione on line, i numeri salgono: Expedia.it presenta 369 strutture ricettive a Palermo, Tripadvisor.it 786 case vacanze e 98 hotel, Booking.com 535 strutture, airbnb.it oltre mille.
Il “turismo parallelo”, come del resto altre città in Italia e all’estero, è dunque un fenomeno ben presente in città e per cui ora soffre anche il Comune visto che da circa un anno ha istituito l’imposta di soggiorno. Un’imposta che pagano solo i visitatori delle strutture ricettive ufficiali. Per non parlare degli albergatori che pagano le tasse e che si trovano a dover fronteggiare una concorrenza oltremodo sleale.