Dopo l'inchiesta sui "Grandi eventi", la Procura di Palermo ne ha aperto un'altra. Questa volta a finire nell'occhio del ciclone è il 'Circuito del Mito', anche questo organizzato dall'assessorato regionale al Turismo. L'indagine, secondo Live Sicilia, è finalizzata ad accertare se ci sono state irregolarità nella scelta degli spettacoli da organizzare. In ballo ci sono 8 milioni di euro di fondi europei, all'anno e nell'ultimo triennio.
L'inchiesta, nata da alcuni esposti e ancora a carico di ignoti, riguarda le edizioni 2010, 2011 e quella rimasta in stand by nel 2012 per un totale di 400 spettacoli. All'inizio si era ipotizzato che il fascicolo "Grandi eventi" avesse provocato lo stop del cartellone estivo di quest'anno del Circuito. In realtà, è la stessa rassegna culturale ad essere finita sotto inchiesta. Nei giorni scorsi la guardia di finanza ha acquisito in assessorato la documentazione relative alle tre rassegne.
Tutto è partito da alcuni esposti finiti sul tavolo della magistratura. A scrivere è stata gente tagliata fuori dai lavori. E ora i magistrati stanno ricostruendo le procedure per scoprire come e perché si sia scelto di organizzare alcuni avvenimenti culturali, piuttosto che altri. L'iter non prevede alcun bando pubblico, ma la direzione artistica può scegliere fra le domande di organizzatori di eventi che chiedono di far parte del cartellone. Il fascicolo è ancora a carico di ignoti, anche se i pubblici ministeri sembrano avere le idee piuttosto chiare su come siano andate le cose. Prezzi e contratti, infatti, non convincono gli investigatori.