Sul caro voli le compagnie aeree hanno operato correttamente nella formulazione delle tariffe delle tratte da e per la Sicilia. Si conclude così l’istruttoria avviata dall’Antitrust a dicembre del 2022 su segnalazione del Codacons che puntava ad accertare se Ryanair, Wizz Air, easyJet e Ita Airways avessero violato l’articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue). E in particolare se ci fosse un coordinamento illecito tramite algoritmi e intelligenza artificiale nella dinamica di formazione dei prezzi dei biglietti aerei da e per la Sicilia.
Secondo la ricostruzione fatta dall’Antitrust, e riportata da Il Sole 24 Ore, le compagnie aeree definiscono le proprie offerte commerciali in base a decisioni di natura statica e aggiornamenti di prezzo di natura dinamica, anche avvalendosi di algoritmi, più o meno sofisticati, che seguono logiche tipiche del cosiddetto revenue management. “Nel periodo in esame – si legge – le offerte delle parti sulle rotte interessate, pur in presenza di elevati picchi di prezzo su talune di queste, hanno mostrato una certa variabilità con riferimento, in particolare, al livello e all’entità degli aggiustamenti, anche in ragione degli andamenti delle prenotazioni nel corso della commercializzazione dei voli”.
In ogni caso, sostiene l’Antitrust “non può escludersi che l’osservato esito di mercato discenda da motivazioni ulteriori rispetto all’ipotizzata collusione tra le compagnie aeree”. Ecco perché il 14 novembre, l’Autorità ha avviato un’indagine conoscitiva.