venerdì, 15 Novembre 2024

Caro voli, Sicilia presenta ricorso all’Antitrust

E’ stato presentato all’Antitrust e per conoscenza al Ministero dei Trasporti, all’Enac, a Gesap ed al presidente della Regione il ricorso relativo al caro voli da e per la Sicilia. L’iniziativa è partita dall’Associazione CID, che da anni opera nel settore della tutela dei consumatori e del mercato, che si è fatta portavoce di una richiesta collettiva, ed il documento è firmato da Alessandro Palmigiano, Managing Partner di Palmigiano e Associati.

“Una situazione assolutamente inaccettabile per tutti i siciliani che studiano e lavorano in altre parti d’Italia e che vorrebbero spostarsi. Tariffe elevatissime da Verona, Milano, Torino ed addirittura da Roma”, si legge nella nota dello studio legale palermitano.

“Abbiamo chiesto di verificare se sussiste un abuso di posizione dominante o comunque una intesa restrittiva della concorrenza che ha alterato i costi a danno dei consumatori – ha detto Alessandro Palmigiano – e contestualmente abbiamo domandato un controllo della sussistenza di inadempimenti di tipo organizzativo. E’ evidente, che, anche quando non sussistano violazioni di legge, gli enti preposti al governo e alla organizzazione del traffico aereo, potrebbero non aver operato correttamente, consentendo una grave e inaccettabile distorsione del mercato visto che l’offerta non corrisponde alla domanda”.

Il caro voli era stato denunciato a gran voce dal governatore Renato Schifani nei giorni scorsi. Un grido di allarme che il presidente della Regione siciliana ha rilanciato dai microfoni di ‘Diario del giorno’ del Tg4: “il caro voli è scandaloso, senza precedenti. Le tratte che collegano Roma con Palermo e Catania sono servite solo dalle compagnie Ita, a capitale pubblico, e Ryanair: questi due vettori se pur non in modo ufficiale hanno fatto cartello. Ci siamo rivolti all’Antitrust e ci rivolgeremo anche alla Commissione europea. Andrò avanti fino in fondo. Qualche giorno fa – ha conlcuso – ho preso un volo da Milano a Roma pagando 150 euro, poi da Roma a Palermo 580 euro, si commenta da sé”.

A conferma delle parole di Schifani, emerge che dai decreti di liquidazione delle sue missioni, dal 25 ottobre all’ultima che risale al 13-14 dicembre, per quattro tratte (andata e ritorno) da Palermo a Roma e per due con destinazione Milano, il governatore ha speso 4.128 euro.

Schifani è volato a Milano quattro giorni fa, il giorno dopo da Milano ha preso un volo per Roma (ore 10) e in serata (ore 22) il rientro dalla Capitale a Palermo: 1069,9 euro il costo dei tre voli, tutti della compagnia Ita. Il volo Palermo-Roma è costato 284,37 euro; Milano-Roma 361,80 euro e Roma-Palermo 423,73 euro.

La settimana precedente (5-6 dicembre), il presidente Schifani si era recato a Milano prendendo un volo da Palermo, questa volta utilizzando la compagnia Ryanair: 452,96 euro il costo di andata e ritorno.

Per la missione del 25-26 ottobre a Roma con partenza da Palermo, Schifani ha preso voli Ita, pagando in totale 721 euro.

Un poco meno la spesa fatta per la trasferta a Roma 8-11 novembre, 598,14 euro: in quella occasione il volo di andata Pa-Roma della Ryanair è costato 241,41 euro, quello di ritorno della compagnia Ita 356,73 euro.

Pari a 476 euro il costo per i due voli Ita Palermo-Roma e ritorno tra il 17 e il 21 novembre. Quasi il doppio, appena una settimana dopo sempre Palermo-Roma e ritorno con la compagnia Ita: 810 euro.

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