lunedì, 1 Luglio 2024

Delfino Beach e Baglio Basile sotto sequestro per evasione fiscale

La procura di Marsala e la guardia di finanza hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza somme di denaro, quote societarie, beni mobili e immobili, per un valore di circa 13 milioni di euro, nonché quote sociali e beni mobili e immobili di quattro complessi aziendali, per un valore stimato di circa 100 milioni di euro, a Michele Angelo Licata, imprenditore locale nel settore della ristorazione e alberghiera. 

Licata dopo avere ereditato dal padre Mariano la gestione del ristorante-sala ricevimenti ‘Delfino’, è poi riuscito a creare altre strutture, anche nel settore alberghiero, tra cui il ‘Delfino Beach’ e il ‘Baglio Basile’, quest’ultimo realizzato a Petrosino (Trapani).

Tredici gli indagati per truffa aggravata allo Stato, dichiarazione fraudolenta finalizzata all’evasione fiscale ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Per illecito amministrativo, indagate anche due società di capitali. Il sequestro, effettuato dal Nucleo di polizia tributaria di Trapani e dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala, riguarda beni ‘riconducibili’ anche al nucleo familiare di Michele Angelo Licata, alle figlie Clara Maria e Valentina, anche loro indagate. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Nicola Scalabrini.

“L’indagine – ha spiegato il pm Scalabrini – è nata da un’attività di verifica avviata dalla polizia tributaria di Trapani e subito è emersa una situazione preoccupante. L’attività d’indagine è stata compiuta in tempi molto celeri. Talvolta, infatti, questi reati vengono scoperti molto tempo dopo la loro commissione e per questo vanno in prescrizione”. 

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