venerdì, 29 Marzo 2024

Firmato protocollo di legalità per dragaggio al porto di Trapani

Si svolgeranno nella massima trasparenza e legalità i lavori di dragaggio del porto di Trapani. E’ stato sottoscritto infatti presso la Prefettura di Trapani il protocollo di legalità per il monitoraggio delle opere di dragaggio dell’avamporto e delle aree a ponente dello sporgente Ronciglio del porto di Trapani. Il documento è stato firmato dal prefetto, Filippina Cocuzza, e dal presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, alla presenza dei vertici delle Forze dell’Ordine.

“Il protocollo – spiega il prefetto Cocuzza – si inserisce nell’ambito di un più generale sistema di prevenzione volto ad impedire eventuali tentativi di interferenze o infiltrazioni illecite di natura mafiosa che inevitabilmente inquinerebbero l’economia legale del territorio. Le ingenti risorse economiche che si riverseranno con i finanziamenti del PNRR impongono, infatti, uno specifico focus sia da parte delle Istituzioni che dell’Autorità Portuale della Sicilia occidentale quale soggetto aggiudicatore, nonché di tutti gli altri soggetti sottoscrittori. Tutto ciò al fine di evitare che la criminalità organizzata possa tentare di inserirsi all’interno dei processi realizzativi di infrastrutture ed insediamenti prioritari per lo sviluppo del territorio. In tale ottica, infatti, l’Autorità Portuale costituirà e alimenterà una apposita banca dati informatica, nella quale saranno raccolti tutti i dati relativi ai soggetti che intervengono a qualunque titolo nella progettazione e/ o nella realizzazione dell’opera e nella quale confluiranno tutte le informazioni correlate all’opera in questione. La stessa Autorità si impegna a dare immediata comunicazione alla all’Autorità Giudiziaria e alla Prefettura di elementi che possano rilevarsi significativi nell’individuazione di tentativi di reati tipici dell’inserimento mafioso, quali ad esempio la concussione, la corruzione o l’estorsione. La Prefettura, dal canto suo, effettuerà tutti gli accertamenti antimafia a prescindere dalla soglia economica e dall’oggetto, costituendo una “cabina di regia”, che si avvarrà del gruppo interforze istituito presso la Prefettura, allo scopo di effettuare, mediante periodici incontri, un monitoraggio continuo e congiunto ed una valutazione complessiva dell’andamento della situazione o di specifiche problematiche di rilievo inerenti la realizzazione dei lavori”.

Per il presidente Monti, “vincere sul malaffare non significa fermarsi ma, al contrario, realizzare, fare. Nel pieno rispetto di trasparenza e legalità. Ecco perché ritengo prioritario, prima dell’avvio di un’opera pubblica, la stesura di un protocollo che rafforzi sinergie e meccanismi di collaborazione e sottolinei l’attenzione da porre quando si utilizzano risorse pubbliche. Il documento fortifica l’azione di contrasto preventivo ai tentativi di indebita interferenza e di infiltrazione mafiosa, anche a garanzia delle imprese e della loro sana operatività”.

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