giovedì, 19 Dicembre 2024

Il lusso nuova frontiera del turismo siciliano

Il distretto del lusso è l’ultima novità nel campo in Sicilia. Ispirato da Confindustria e nato in seno a un bando dell’assessorato regionale alle Attività produttive, partito con 150 dichiarazioni d’intenti, è stato costituito con 40 aziende. Oggi si appresta finalmente a diventare operativo dopo due anni di intenso lavoro preparatorio. Il Distretto turistico Luxury Sicilian Hospitality è stato presentato dal neo presidente Andrea Gumina a Palermo, durante i lavori promossi da Travelexpo in occasione della Giornata Mondiale del Turismo al San Paolo Palace.

Il Distretto, aperto a tutte le imprese turistiche del lusso e di fascia medio-alta che presentino i requisiti concordati con la Regione, punta tra un anno esatto a organizzare gli Stati Generali dell’Ospitalità del Lusso in Sicilia.

Abbiamo acquisito la piena operatività poche settimane fa – ha spiegato Gumina – ma abbiamo programmi ambiziosi. Nei prossimi anni, lavoreremo per fare della Sicilia la prima meta turistica del Mediterraneo, per qualità dell’offerta, per numero di nuove destinazioni internazionali, per capacità attrattiva di turisti alto-spendenti e di investitori nel settore dell’ospitalità. Oltre agli Stati generali, con cui puntiamo a riunire tutti gli operatori interessati, non solo quelli locali, ma anche le grandi multinazionali Oggi non c’è più spazio per l’improvvisazione, anche il turismo è diventato un’industria. Un visitatore alto spendente ha bisogno in media di 1/3 persone, il che ha un forte impatto occupazionale. La domanda di turismo verso la Sicilia è potenzialmente immensa ma la strozzatura è sul piano dell’offerta”.

Per Dario Zappalà Board Member EHT, “creare una rete del lusso comporta investimenti per far lavorare tutti quanti insieme, il lusso non è solo il 5 stelle ma l’esperienza che si viene a vivere in Sicilia, dal trasporto dall’aeroporto all’hotel all’accompagnamento, passando per l’organizzazione di eventi in boutique, di itinerari esclusivi, quindi occorre mettere a sistema operatori di diverse tipologie, serve integrare l’offerta su un’unica piattaforma, e anche investire sulla comunicazione per farci conoscere fuori dalla Sicilia. Non basta solo vendere l’alloggio a 5 stelle, ma l’intera vacanza deve essere di lusso”.

Dina Ravera, presidente di Destination Italia, si è detta disponibile ad aiutare la Sicilia a diventare una destinazione in grado di attrarre il turismo di alta fascia: “Questo distretto è un ottimo punto di partenza, ora dobbiamo pensare a rendere l’esperienza totalmente di lusso: il turista alto-spendente cerca l’autenticità del luogo però vuole un’organizzazione perfetta, e per ottenerla non serve uno solo, ci deve essere una rete alle spalle, un distretto che formi le persone utilizzando le tecnologie e facendo gioco di squadra”.

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